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BLOG INFORMATIVO DELLO STUDIO EPICA

Aggiornamenti e notizie in materia aziendale, fiscale, contrattuale e societaria

DECRETO RISTORI BIS – ARTICOLO 6: Proroga “secondo acconto” anche senza il calo del fatturato.

Uncategorised Posted on Wed, November 11, 2020 19:06:34

POST 224/2020

L’art 6 del DL Ristori-bis ha esteso l’ambito di applicazione della proroga del termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap comprese le imposte sostitutive, le addizionali delle imposte sui redditi e le imposte patrimoniali, disposta dall’art 98 del DL 104/2020. 

Come si ricorderà, secondo tale disposizione potevano beneficiare della proroga del versamento al 30 aprile 2021 i contribuenti che soddisfavano sia requisiti di carattere soggettivo che oggettivo, ovvero:

Requisito soggettivo

  • Esercizio di attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) compresi coloro che applicano il Regime forfettario, ex L. 190/2014 oppure quello di vantaggio ex DL 98/2011 o che presentano altre cause di esclusione o di inapplicabilità degli stessi;
  • Ammontare dei ricavi o compensi non superiore al limite stabilito per ciascun indice dal relativo decreto di approvazione del Ministero dell’Economia e delle finanze.

Sono compresi i soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese che presentano i suddetti requisiti e che devono dichiarare redditi per trasparenza ai sensi degli artt. 5, 115 e 116 del TUIR. Dovrebbero invece essere esclusi i contribuenti che svolgono attività agricole e che sono titolari solo di redditi agrari ai sensi deli artt. 32 e ss. del TUIR.

Requisito oggettivo:

  • l’ammontare del fatturato o dei corrispettivi del primo semestre dell’anno 2020 sia inferiore del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’art 6 del DL Ristori-bis è intervenuto su questo punto eliminando per le seguenti categorie di contribuenti la sussistenza del requisito “oggettivo”:

  • Soggetti isa che nel contempo:
  • esercitano una delle attività che sono state sospese o limitate a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 (allegato 1 DL 137/2020 come sostituito dall’art 1 comma 1 del DL Ristori-bis e Allegato 2 al medesimo DL);
  • hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (Regioni della cd. Zona rossa). 
  • Soggetti isa che esercitano attività di gestione di ristoranti nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e caratterizzate da un livello di rischio alto (c.d. zona arancione).

La norma precisa inoltre che non si fa in ogni caso luogo al rimborso di quanto dovesse essere già stato versato.

Dr.ssa Elena Molin Zan

Studio EPICA – Mestre Venezia

                                                                                                    



DECRETO RISTORI BIS. Ampliate le categorie dei soggetti ammessi all’esonero dal pagamento della seconda rata IMU.

Uncategorised Posted on Wed, November 11, 2020 13:21:24

POST 223/2020

L’articolo 5 del Decreto Ristori Bis (D.L. 149/2020) prevede che, ferme restando le precedenti disposizioni normative per le quali rinviamo al nostro precedente post 217/2020,

non è dovuta la seconda rata IMU dell’anno 2020 (che andrebbe versata entro il prossimo 16 dicembre 2020) in relazione agli immobili e relative pertinenze ubicati nei comuni delle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto – individuate con ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020 e dell’articolo 30 del Decreto in commento (“ZONE ROSSE”) – in cui si esercitano le attività riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 al Decreto in commento (si veda allegato a seguire). 

La seconda rata IMU non è dovuta a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

Chiara Curti

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



DECRETO RISTORI BIS – ARTICOLO 2: Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive (“zone rosse”) del DPCM del 3 novembre 2020.

Uncategorised Posted on Tue, November 10, 2020 12:03:46

POST 222/2020

Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte con il DPCM del 3 novembre 2020 (vedi POST 219/2020), è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che:

– alla data del 25 ottobre 2020 hanno la partita IVA attiva

– dichiarano, ai sensi dell’articolo 35 del Decreto IVA, di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 al Decreto in commento,

– hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, quindi le cosiddette zone “rosse”.

Il contributo non spetta però ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 25 ottobre 2020. 

Con riferimento al contributo a fondo perduto in commento si applicano le disposizioni di cui ai commi da 3 a 11 dell’articolo 1 del Decreto Ristori e quindi, in sintesi

– il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019; 

– il predetto contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato ai soggetti riportati nell’Allegato che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019; 

– per i soggetti che hanno gia’ beneficiato del contributo a fondo perduto e che non abbiano restituito il predetto ristoro, il contributo e’ corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale e’ stato erogato il precedente contributo; 

– per i soggetti che non hanno presentato istanza di contributo a fondo perduto, il contributo e’ riconosciuto previa presentazione di apposita istanza; il contributo non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui partita IVA risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza; 

– in ogni caso, l’importo del contributo non puo’ essere superiore a euro 150.000,00. 

Il valore del contributo e’ calcolato in relazione alle percentuali riportate nell’Allegato 2 (in sostanza, da quanto è dato capire, per tutti è il doppio del contributo a fondo perduto ex articolo 25 del Dl 34/2020). 



DECRETO RISTORI BIS – ARTICOLO 1: Rideterminazione del Contributo a fondo perduto già previsto dal “Decreto Ristori” e nuovo contributo a favore degli operatori dei centri commerciali.

Uncategorised Posted on Tue, November 10, 2020 11:13:57

POST 221/2020

Come è noto il Decreto Ristori ha previsto un contributo a fondo perduto a favore di determinate attività. Sul punto si rinvia al seguente nostro POST 215/2020:

Successivamente all’approvazione del predetto Decreto il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato, in conseguenza dell’aggravarsi della situazione sanitaria, il DPCM del 3 novembre 2020 che, come è noto, classifica le Regioni italiane in tre aree: gialle, arancioni e rosse. Sul punto si rinvia al seguente nostro POST 219/2020:

Il Governo ha quindi emanato ieri un nuovo Decreto-legge, D.L. 9 novembre 2020, n. 149, che contiene all’articolo 1 le seguenti tre novità in tema di contributi a fondo perduto.

UNO) In primo luogo, il Decreto Ristori Bis modifica e sostituisce l’allegato 1 al Decreto Ristori con il seguente, che amplia le attività economiche oggetto del contributo:

DUE) Il Decreto Ristori Bis poi stabilisce che il contributo a fondo perduto è aumentato di un ulteriore 50 per cento rispetto alla quota indicata nell’Allegato

– per gli operatori dei settori economici individuati dai codici ATECO 561030-gelaterie e pasticcerie561041-gelaterie e pasticcerie ambulanti563000-bar e altri esercizi simili senza cucina e 551000-Alberghi

– con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale classificate come “rosse” e “arancioni”

TRE) Infine, il contributo a fondo perduto è riconosciuto nell’anno 2021 anche agli operatori con sede operativa nei centri commerciali e agli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande, interessati dalle nuove misure restrittive del suddetto DPCM del 3 novembre 2020. 

Il contributo, anche in questo caso, viene erogato dall’Agenzia delle entrate previa presentazione di istanza secondo le modalità già disciplinate da provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. 

Ci sono due particolarità in questo caso:

A) per i soggetti di cui sopra che svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO che rientrano nell’Allegato 1, lo specifico contributo in commento è determinato entro il 30 per cento del contributo a fondo perduto; 

B) Per i soggetti di cui sopra che svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO che non rientrano nell’Allegato 1, il contributo in commento spetta alle condizioni stabilite ai commi 3 e 4 dell’articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2020 (quindi, in sostanza, calo del fatturato o partita IVA attiva dal 1° gennaio 2019) ed è determinato entro il 30 per cento del valore calcolato sulla base dei dati presenti nell’istanza trasmessa e dei criteri stabiliti dai commi 4, 5 e 6 dell’articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020. 



DECRETO RISTORI BIS.

Uncategorised Posted on Sat, November 07, 2020 07:19:14

POST 220/200

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella note un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare le conseguenze dell’epidemia da COVID-19: il decreto “RISTORI BIS”.

Il testo interviene con un ulteriore stanziamento di risorse, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonché con ulteriori misure connesse all’emergenza in corso.

Di seguito le principali misure introdotte così come riportate nel comunicato stampa emanato dal Governo.

  • Contributi a fondo perduto

È previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (cd. “Ristori”). Per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50 per cento.

È previsto un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) e per quelli introdotti con il precedente decreto “Ristori”. L’importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.

  • Istituzione di un fondo per nuovi contributi

Viene istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico.

  • Contributi per le attività con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari

È prevista la costituzione di un fondo per ristorare con un contributo a fondo perduto le perdite subite dalle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari.

  • Credito d’imposta sugli affitti commerciali

Per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dell’ultimo DPCM viene esteso quanto previsto dal primo decreto Ristori, prevedendo un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

  • Sospensione dei versamenti

Per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre.

  • Cancellazione della seconda rata dell’IMU

È prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dall’ultimo DPCM, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

  • Sospensione dei contributi previdenziali

Per le attività previste dal decreto-legge Ristori che operano nelle zone gialle vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre. Per quelle delle zone arancioni e rosse la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre.

  • Rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti a cui si applicano gli Isa

Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, viene disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap.

  • Bonus baby sitter e congedo straordinario

Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50 % della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.

  • Sostegno al terzo settore

Con un fondo straordinario viene previsto un sostegno in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.

  • Sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura

È prevista la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori, attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.

  • Potenziamento del sistema sanitario

Viene previsto l’arruolamento a tempo determinato di 100 fra medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e infermieri a potenziamento dell’INAIL.

  • Giustizia

Sono previste misure urgenti per la decisione dei giudizi penali di appello e per la sospensione dei termini utili ai fini del computo della prescrizione, nonché dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali nel periodo dell’emergenza epidemiologica.

  • Trasporto pubblico locale

La dotazione del fondo per il trasporto pubblico locale è incrementata di 300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali possono essere utilizzati anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.

  • Pubblicazione dei risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici

Sono rafforzati gli obblighi di pubblicità e trasparenza in relazione al monitoraggio e all’elaborazione dei dati epidemiologici rilevanti per la classificazione delle aree del paese destinatarie delle varie misure di contenimento, già individuate, fra quelle previste dalla normativa primaria, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.



Nuovo DPCM per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Uncategorised Posted on Thu, November 05, 2020 10:34:32

POST 219/2020

E’ stato emanato un nuovo DPCM datato 3 novembre 2020 che contiene restrizioni modulate in base ai dati epidemiologici delle singole Regioni:

a) Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (c.d. area rossa);

b) Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto (c.d. area arancione);

c) resto del territorio nazionale (c.d. area gialla).

Il DPCM individua le misure per le rispettive aree, ma non individua quali Regioni ne fanno parte.

Per le sintesi delle misure applicabili a ciascuna delle tre macro aree si veda la scheda allegata (reperibile sul sito del governo):

L’appartenenza delle varie Regioni alle specifiche tre suddette aree è stata definita dal Ministro della Salute:

– appartengono all’area rossa Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta;

– appartengono all’area arancione Puglia e Sicilia;


– sono dunque in area gialla Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto.

Le misure entrano in vigore da venerdì 6 novembre 2020.

In allegato il DPCM nonché il modello autocertificazione per gli spostamenti (utilizzabile ove richiesto).




DECRETO RISTORI: Disposizioni a favore dei lavoratori sportivi.

Uncategorised Posted on Wed, November 04, 2020 07:29:04

POST 218/2020

La Società Sport e Salute spa eroga per il mese di novembre ai collaboratori sportivi presso il Coni, il Cip, le Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e Cip, società ed associazioni sportive dilettantistiche di cui all’art. 67, comma 1 lettera m) del dpr 917/86 che, a causa del Covid 19:

– hanno cessato, ridotto o sospeso la propria attività;

– non hanno recepito altri redditi di lavoro autonomo, di lavoro dipendente o assimilato;

una somma pari ad Euro 800, che, per coloro che hanno già beneficiato del contributo di Euro 600 per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, sarà erogata direttamente sul conto corrente senza dover compilare un’ulteriore domanda.

Per chi non ne aveva usufruito in precedenza, l’istanza corredata dall’autocertificazione attestante il possesso dei requisiti richiesti, dovrà essere presentata entro il 30 novembre 2020 tramite apposita piattaforma web; la Società Sport e Salute spa le istruisce secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Federica Salvagno

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



DECRETO RISTORI: Cancellazione della seconda rata IMU.

Uncategorised Posted on Sat, October 31, 2020 17:05:06

POST 217/2020  

Ferme restando le previsioni di cui all’articolo 78 del DL 104/2020 (cd. Decreto agosto), che, si ricorda, aveva previsto lo stop al versamento della seconda rata IMU per gli immobili che rientrano nell’ambito di attività turistiche e di spettacolo, l’articolo 9 del cd. “Decreto Ristori” (Decreto Legge n. 137 del 28 ottobre 2020) prevede la cancellazione della seconda rata IMU anche per gli immobili, e relative pertinenze, in cui sono esercitate le attività indicate nella tabella di cui all’Allegato 1 del Decreto.

Viene precisato che l’esenzione dal versamento spetta solamente nel caso in cui i proprietari dell’immobile siano anche i gestori dell’attività ivi esercitata.  

Si riporta sotto file pdf contenente l’Allegato 1 del “Decreto Ristori”.

Alberto Simonetti

Dottore Commercialista – Studio EPICA Treviso e Udine



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