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DECRETO RISTORI BIS – ARTICOLO 2: Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive (“zone rosse”) del DPCM del 3 novembre 2020.

Uncategorised Posted on Tue, November 10, 2020 12:03:46

POST 222/2020

Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte con il DPCM del 3 novembre 2020 (vedi POST 219/2020), è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che:

– alla data del 25 ottobre 2020 hanno la partita IVA attiva

– dichiarano, ai sensi dell’articolo 35 del Decreto IVA, di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 al Decreto in commento,

– hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, quindi le cosiddette zone “rosse”.

Il contributo non spetta però ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 25 ottobre 2020. 

Con riferimento al contributo a fondo perduto in commento si applicano le disposizioni di cui ai commi da 3 a 11 dell’articolo 1 del Decreto Ristori e quindi, in sintesi

– il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019; 

– il predetto contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato ai soggetti riportati nell’Allegato che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019; 

– per i soggetti che hanno gia’ beneficiato del contributo a fondo perduto e che non abbiano restituito il predetto ristoro, il contributo e’ corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale e’ stato erogato il precedente contributo; 

– per i soggetti che non hanno presentato istanza di contributo a fondo perduto, il contributo e’ riconosciuto previa presentazione di apposita istanza; il contributo non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui partita IVA risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza; 

– in ogni caso, l’importo del contributo non puo’ essere superiore a euro 150.000,00. 

Il valore del contributo e’ calcolato in relazione alle percentuali riportate nell’Allegato 2 (in sostanza, da quanto è dato capire, per tutti è il doppio del contributo a fondo perduto ex articolo 25 del Dl 34/2020). 



DECRETO RISTORI BIS – ARTICOLO 1: Rideterminazione del Contributo a fondo perduto già previsto dal “Decreto Ristori” e nuovo contributo a favore degli operatori dei centri commerciali.

Uncategorised Posted on Tue, November 10, 2020 11:13:57

POST 221/2020

Come è noto il Decreto Ristori ha previsto un contributo a fondo perduto a favore di determinate attività. Sul punto si rinvia al seguente nostro POST 215/2020:

Successivamente all’approvazione del predetto Decreto il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato, in conseguenza dell’aggravarsi della situazione sanitaria, il DPCM del 3 novembre 2020 che, come è noto, classifica le Regioni italiane in tre aree: gialle, arancioni e rosse. Sul punto si rinvia al seguente nostro POST 219/2020:

Il Governo ha quindi emanato ieri un nuovo Decreto-legge, D.L. 9 novembre 2020, n. 149, che contiene all’articolo 1 le seguenti tre novità in tema di contributi a fondo perduto.

UNO) In primo luogo, il Decreto Ristori Bis modifica e sostituisce l’allegato 1 al Decreto Ristori con il seguente, che amplia le attività economiche oggetto del contributo:

DUE) Il Decreto Ristori Bis poi stabilisce che il contributo a fondo perduto è aumentato di un ulteriore 50 per cento rispetto alla quota indicata nell’Allegato

– per gli operatori dei settori economici individuati dai codici ATECO 561030-gelaterie e pasticcerie561041-gelaterie e pasticcerie ambulanti563000-bar e altri esercizi simili senza cucina e 551000-Alberghi

– con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale classificate come “rosse” e “arancioni”

TRE) Infine, il contributo a fondo perduto è riconosciuto nell’anno 2021 anche agli operatori con sede operativa nei centri commerciali e agli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande, interessati dalle nuove misure restrittive del suddetto DPCM del 3 novembre 2020. 

Il contributo, anche in questo caso, viene erogato dall’Agenzia delle entrate previa presentazione di istanza secondo le modalità già disciplinate da provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. 

Ci sono due particolarità in questo caso:

A) per i soggetti di cui sopra che svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO che rientrano nell’Allegato 1, lo specifico contributo in commento è determinato entro il 30 per cento del contributo a fondo perduto; 

B) Per i soggetti di cui sopra che svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO che non rientrano nell’Allegato 1, il contributo in commento spetta alle condizioni stabilite ai commi 3 e 4 dell’articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2020 (quindi, in sostanza, calo del fatturato o partita IVA attiva dal 1° gennaio 2019) ed è determinato entro il 30 per cento del valore calcolato sulla base dei dati presenti nell’istanza trasmessa e dei criteri stabiliti dai commi 4, 5 e 6 dell’articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020.