POST 57/2025

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 15 maggio 2025 n. 76, è entrata in vigore il 10 giugno la disciplina organica sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, che non introduce nuovi istituti ma si limita a rafforzare strumenti già esistenti nell’ordinamento.

Partecipazione gestionale

Ai sensi degli artt. 3 e 4 della L. 76/2025, gli statuti societari potranno prevedere la presenza di rappresentanti dei lavoratori:

  • nel Consiglio di sorveglianza (modello dualistico);
  • nel CdA e nel Comitato per il controllo sulla gestione (modello monistico).

Queste previsioni sono vincolate alla presenza, nella contrattazione collettiva, di una specifica disposizione in tal senso.

Partecipazione economica e finanziaria

Viene confermata e rafforzata la disciplina fiscale già esistente:

  • Solo per il 2025, la distribuzione di utili ai lavoratori, già prevista dal Codice Civile e incentivata dalla L. 208/2015, è agevolata con un’imposta sostitutiva del 5% su importi fino a 5.000 euro (rispetto ai 3.000 precedenti).

Per accedere all’agevolazione:

  • La quota distribuita deve essere almeno il 10% degli utili;
  • I contratti collettivi aziendali o territoriali devono prevedere tale distribuzione;
  • Il lavoratore deve avere avuto un reddito non superiore a 80.000 euro l’anno precedente.

Inoltre, l’art. 6 incentiva la possibilità di prevedere piani di partecipazione finanziaria dei lavoratori dipendenti (di cui alla Legge 208/2015). Unica vera novità rispetto alla citata L. 208/15 è rinvenibile nell’esenzione, prevista solo per il 2025, pari al 50% dell’imposta sui dividendi fino a 1.500 euro per azioni ricevute in sostituzione di premi di risultato. Resta ferma l’ordinaria tassazione del 26% per gli importi eccedenti.

Partecipazione organizzativa e consultiva

Le imprese potranno istituire commissioni paritetiche (impresa/lavoratori) per avanzare proposte su miglioramento di prodotti e servizi, innovazione dei processi produttivi e organizzazione del lavoro.

I contratti collettivi potranno inoltre prevedere la creazione di specifiche figure aziendali dedicate, come referenti per la formazione o per piani di welfare, qualità del lavoro ecc…

Damiano Casadei

Studio EPICA – Treviso