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EPICANEWS

BLOG INFORMATIVO DELLO STUDIO EPICA

Aggiornamenti e notizie in materia aziendale, fiscale, contrattuale e societaria

Disegno di legge di bilancio.

Uncategorised Posted on Tue, November 22, 2022 15:33:18

POST 177/2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri lunedì 21 novembre 2022 ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).

I provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e quantificano l’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in 35 miliardi di euro.

A seguire il Comunicato Stampa ufficiale del Governo.

“La manovra si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.

Altre risorse sono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti, di aumento dell’assegno unico per le famiglie, per agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, per la proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani.

In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del COVID-19 e dell’impennata dei costi energetici.

Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, si attua l’indicizzazione delle pensioni al 120% e si introduce per l’anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi decide di restare al lavoro.

Misure contro il caro energia 

Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando anche la platea dei beneficiari ammontano a oltre 21 miliardi di euro. Nel dettaglio, confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanziati circa 3.1 miliardi. 

Pacchetto famiglia 

Bonus sociale bollette – Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro. 

Misure contro inflazione – Riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.

Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli (610 milioni) – Per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l’assegno per i disabili.

Premi di produttività detassati – Per i dipendenti aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro.

Agevolazioni assunzioni a tempo indeterminato – Agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza. 

Agevolazioni per acquisto prima casa – Proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36 

Flat tax incrementale per i lavoratori al 15% – Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.

Scuole

Per le scuole partitarie è previsto il ripristino del contributo (70 mln) + trasporto disabili (24 mln)

Pensioni 

Si avvia un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%. 

Opzione donna – Prorogata per il 2023 Opzione donna con modifiche: in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi.

Confermata anche Ape sociale per i lavori usuranti.

Reddito di cittadinanza 

Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.

Tetto al contante 

Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

Imprese

Sospensione plastic e sugar tax – Prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. 600mln

Fondo garanzia Pmi – Rifinanziato il fondo per 1 miliardo per il 2023. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogato bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa)

Riattivazione società Ponte Stretto

Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione”.



Le nuove disposizioni per il Super bonus per l’anno 2023: riduzione della detrazione al 90 per cento e nuovi requisiti di accesso, ma con alcune deroghe.

Uncategorised Posted on Tue, November 22, 2022 09:44:55

POST 176/2022

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti-quater (D.L. 176 del 18.11.2022) divengono ufficiali le novità in tema Super bonus edilizia che vi avevamo anticipato lo scorso 15 novembre nel nostro precedente post 175/22.

L’art. 9 del Decreto Aiuti-quater prevede le seguenti modifiche e novità, alcune riguardanti gli interventi realizzati negli immobili “condominio”, altri per gli interventi realizzati nelle unità unifamiliari.

Interventi condominiali:   

– riduzione dalla percentuale di detrazione dal 110 per cento al 90 per cento delle spese sostenute nell’anno 2023 per gli interventi realizzati dai condomìni o dai c.d. “condomini minimi impropri” (edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche). Come già previsto dalla precedente normativa, la percentuale di detrazione scenderà ulteriormente al 70 per cento nell’anno 2024 e al 65 per cento nell’anno 2025.

– la riduzione della percentuale di detrazione per le spese sostenute nell’anno 2023 non si applica in soli due casi:

a) interventi per i quali alla data del 25 novembre 2022 risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e, in caso di interventi su edifici condominiali, all’ulteriore condizione che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022;

b) interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali alla data del 25 novembre 2022 risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Interventi su immobili unifamiliari:

– proroga della detrazione nella misura del 110 per cento della spesa sostenuta fino al 31 marzo 2023 per gli interventi realizzati nelle abitazioni unifamiliari che alla data dello scorso 30 settembre risultavano eseguiti per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo;

– nuova detrazione nella misura del 90 per cento della spesa sostenuta entro il 31 dicembre 2023 per gli interventi realizzati da persone fisiche ed avviati a partire dal 1° gennaio 2023 sulle unità unifamiliari, ma solo al rispetto delle seguenti condizioni:

a. il contribuente beneficiario della detrazione deve essere titolare di un diritto di proprietà o diritto reale di godimento dell’unità immobiliare;

b. l’unità immobiliare deve essere adibita ad abitazione principale;

c. il contribuente deve avere un “reddito di riferimento” non superiore a 15.000 euro.

Il reddito di riferimento viene calcolato dividendo i redditi complessivi posseduti dal “nucleo famigliare” (contribuente, coniuge, famigliari conviventi) nell’anno precedente a quello in cui vengono sostenute le spese, quindi nell’anno 2022, per un numero di parti determinato in base ad apposite tabelle allegate al Decreto.

Il Decreto contiene inoltre una nuova disposizione in tema di cessione del credito.  

Per i soli crediti derivanti da comunicazioni di cessione del credito o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro lo scorso 31 ottobre 2022, i soggetti cessionari possono optare per ripartire l’importo del credito in 10 rate annuali di pari importo, anziché nelle attuali quattro rate, attraverso apposita comunicazione da inviare in via preventiva all’Agenzia delle Entrate con procedura telematica.

Il Decreto ribadisce infine che la quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi e non può essere chiesta a rimborso.

Chiara Curti

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso