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EPICANEWS

BLOG INFORMATIVO DELLO STUDIO EPICA

Aggiornamenti e notizie in materia aziendale, fiscale, contrattuale e societaria

Bandi 2021: riapertura per Brevetti, Marchi e Disegni.

Uncategorised Posted on Sat, September 18, 2021 14:00:46

POST 190/2021

Sono stati stanziati 38 milioni per brevetti, marchi e disegni a favore delle piccole medie imprese.

In particolare:

23 milioni per Brevetti+ (a cui si aggiungeranno altri 5 milioni di euro dal PNRR);

12 milioni per Disegni+;

3 milioni per Marchi+.

BREVETTI +

Il bando Brevetti + stanzia l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino a 140 mila euro per la valorizzazione economica di brevetti nazionali e internazionali a fronte dell’acquisto di servizi.

Per ottenere il contributo è possibile inviare la domanda ad Invitalia dal 28 settembre.

DISEGNO +

L’incentivo Disegno+ ha stabilito l’erogazione di un contributo fino a 60 mila euro per lo sfruttamento economico e la valorizzazione di un disegno/modello, in particolare relativi alle fasi di Produzione e Commercializzazione.

Per ottenere il contributo è possibile inviare la domanda ad Unioncamere dal 12 ottobre.

MARCHI +

Il bando Marchi + incentiva la registrazione all’estero di marchi nazionali da parte di piccole medie imprese. Il contributo massimo stabilito per ogni impresa è pari a 20 mila euro.

Per ottenere il contributo è possibile inviare la domanda ad Unioncamere dal 19 ottobre.

A cura di Villani & Partners



Regione Veneto: incentivi per le PMI giovanili.

Uncategorised Posted on Sat, September 18, 2021 13:59:21

POST 189/2021

La Regione Veneto ha stanziato 3 milioni di euro per le piccole medie imprese giovanili.

I progetti di investimento saranno volti allo sviluppo delle attività esistenti o alla realizzazione di nuove attività imprenditoriali. Il progetto dovrà essere concluso ed operativo entro il 31 gennaio 2023. Il bando offre un contributo a fondo perduto pari al 30% della spesa ammissibile per la realizzazione di interventi, per un importo minimo di 25.000 € e massimo di 170.000 €, a cui corrisponde un contributo minimo di 7.500 € e massimo di 51.000 €.

Le PMI dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio che possono richiedere il beneficio si suddividono in 2 categorie:

  • imprese individuali i cui titolari siano persone di età tra i 18 e i 35 anni;
  • società e cooperative i cui soci siano per almeno il 60% persone di età tra i 18 e i 35 anni.

Sono ammissibili le spese relative a beni nuovi, materiali e immateriali, e servizi.

Le domande dovranno essere presentate telematicamente a partire dalle ore 10.00 del giorno 20 settembre 2021 e fino alle ore 12.00 del 30 settembre 2021.

A cura di Villani & Partners



Bonus pubblicità 2021, domande dal 1 ottobre.

Uncategorised Posted on Sat, September 18, 2021 13:58:29

POST 188/2021

Nel 2021 e nel 2022 sarà riconosciuto alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali, un credito di imposta che sarà pari al 50% del totale delle spese annuali.

Possono partecipare al bonus anche le imprese che non hanno mai pubblicizzato in passato, in quanto non esiste più il limite del valore incrementale previsto per il settore dei media radiotelevisivi. Gli investimenti devono essere effettuati su giornali editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione.

Nel caso in cui l’ammontare dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate, il credito d’imposta liquidato potrà essere più basso rispetto a quello richiesto. In tal caso, si provvede ad una ripartizione percentuale delle risorse tra tutti i richiedenti aventi diritto.

La prenotazione del bonus pubblicità per l’anno 2021 potrà essere effettuata dal 1° al 31 ottobre 2021, successivamente dovrà essere inviata una dichiarazione sugli investimenti effettuati.

Le domande già inviate nella precedente scadenza di marzo restano valide e verranno valutate secondo le nuove regole. Resta, pertanto, possibile effettuare una nuova richiesta.

A cura di Villani & Partners



GREEN PASS – Misure urgenti per il lavoro pubblico e privato.

Uncategorised Posted on Fri, September 17, 2021 12:59:14

POST 187/21

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un decreto-legge (in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale) che introduce misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening.

Di seguito il comunicato stampa del Governo.

Lavoro pubblico

A chi si applica

È tenuto a essere in possesso dei Certificati Verdi il personale delle Amministrazioni pubbliche. 

L’obbligo riguarda inoltre il personale di Autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d’Italia, enti pubblici economici e organi di rilevanza costituzionale. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice.

Inoltre l’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni.

Dove si applica

Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del Certificato Verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro delle strutture prima elencate.

I controlli e chi li effettua

Sono i datori di lavoro a dover verificare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.

Le sanzioni

Il decreto prevede che il personale che ha l’obbligo del Green Pass, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della Certificazione Verde; dopo cinque giorni di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso. La retribuzione non è dovuta dal primo giorno di assenza. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Per coloro che sono colti senza la Certificazione sul luogo di lavoro è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari previste dai diversi ordinamenti di appartenenza.

Organi costituzionali

L’obbligo di Green Pass vale anche per i soggetti titolari di cariche elettive e di cariche istituzionali di vertice. Gli organi costituzionali adeguano il proprio ordinamento alle nuove disposizioni sull’impiego delle Certificazioni Verdi.

Lavoro privato

A chi si applica

Sono tenuti a possedere e a esibire su richiesta i Certificati Verdi coloro che svolgano attività lavorativa nel settore privato.

Dove si applica

Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del Certificato Verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro.

I controlli e chi li effettua

Come per il lavoro pubblico, anche per quello privato sono i datori di lavoro a dover assicurare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.

Le sanzioni

Il decreto prevede che il personale ha l’obbligo del Green Pass e, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente senza diritto alla retribuzione fino alla presentazione del Certificato Verde. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

È prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro per i lavoratori che abbiano avuto accesso violando l’obbligo di Green Pass.

Per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore privo di Certificato Verde.

Tamponi calmierati

Il decreto prevede l’obbligo per le farmacie di somministrare i test antigenici rapidi applicando i prezzi definiti nel protocollo d’intesa siglato dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, d’intesa con il Ministro della salute. L’obbligo vale per le farmacie che hanno i requisiti prescritti. 

Le nuove norme prevedono inoltre la gratuità dei tamponi per coloro che sono stati esentati dalla vaccinazione.

Tribunali

Il personale amministrativo e i magistrati, per l’accesso agli uffici giudiziari, devono possedere ed esibire le Certificazioni Verdi. Al fine di consentire il pieno svolgimento dei procedimenti, l’obbligo non si estende ad avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei all’amministrazione della Giustizia, testimoni e parti del processo.

Revisione misure di distanziamento

Entro il 30 settembre, in ragione dell’estensione dell’obbligo di Green Pass e dell’andamento della campagna vaccinale, il Cts esprime un parere relativo alle condizioni di distanziamento, capienza e protezione nei luoghi nei quali si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative. La rivalutazione sarà propedeutica all’adozione degli successivi provvedimenti.



Proroga moratoria PMI e Centrale Rischi.

Uncategorised Posted on Wed, September 15, 2021 17:15:38

POST 186/2021

Con risposta ad interrogazione parlamentare dell’8 settembre scorso, il MEF ha fornito importanti chiarimenti in merito alle conseguenze delle richieste di proroga della moratoria sino al 31 dicembre 2021 concessa alle PMI dal “Decreto Sostegni-bis”.

Per quanto riguarda gli obblighi di segnalazione alla Centrale Rischi da parte degli istituti di credito, il MEF ha chiarito che:

  • non vanno segnalati ritardi nei pagamenti per coloro che beneficiano della moratoria;
  • il soggetto che ha richiesto la proroga non può essere classificato a sofferenza fino al 31 dicembre 2021.

Pur escludendo qualsiasi effetto di segnalazione automatica in Centrale Rischi, la risposta del MEF ha confermato, però, che le banche possono mutare il rating dell’impresa, in funzione di possibili variazioni di merito di credito determinate in base alle proprie valutazioni, a prescindere dal divieto di classificare automaticamente a sofferenza tali posizioni. 

Lorenzo Tirindelli

Dottore Commercialista – Studio Epica – Treviso e Montebelluna



Prorogato l’aggiornamento dei registratori telematici.

Uncategorised Posted on Wed, September 15, 2021 10:41:26

POST 185/2021

Con il provvedimento n. 228725 del 7 settembre 2021 il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, in considerazione delle difficoltà conseguenti alla situazione emergenziale provocata dal Covid19, ha ulteriormente prorogato il termine di entrata in vigore dell’utilizzo esclusivo del nuovo tracciato telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri e del conseguente adeguamento dei Registratori telematici al 1° gennaio 2022.

Si ricorda che il nuovo tracciato versione n. 7.0 permetterà agli operatori di gestire meglio determinate tipologie di operazioni, es. quelle con corrispettivo non riscosso.

Per le Farmacie viene introdotto un nuovo campo identificato dal “tag” <NonRiscossoDCRaSSN>, identificando così i corrispettivi non riscossi contenuti nella distinta contabile riepilogativa da trasmettere al Ssn.

Pertanto, la Farmacia con il proprio RT e l’adozione del nuovo tracciato dovrà emettere contestualmente all’invio della DCR uno specifico documento commerciale denominato “corrispettivo non riscosso ASL”.

Si ricorda che in tale campo dovrà essere riportato l’importo dello scontrino, emesso a credito, al lordo dell’IVA nel caso in cui la Farmacia adotti il metodo della ventilazione, altrimenti l’importo va esposto al netto.

L’utilizzo del nuovo tracciato viene differito di ulteriori tre mesi per effetto dell’ennesima proroga. Si ricorda, infatti, che il termine di aggiornamento dei registratori telematici precedentemente era stato fissato al 1° ottobre 2021.

Omar Tavella

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Mestre Venezia



Cartelle esattoriali in attesa di un nuovo stop.

Uncategorised Posted on Sat, September 11, 2021 14:48:07

POST 184/2021

Come noto da ultimo l’articolo 2 del Dl 99/2021 ha sospeso il pagamento delle cartelle fino allo scorso 31 agosto 2021 così come la notifica di nuovi atti sempre legati alla riscossione.

Se quindi dal 1° settembre 2021 sono ricominciate gradualmente le notifiche dei ruoli prima sospesi entro il 30 settembre 2021 dovranno essere versate le somme in scadenza durante la fase emergenziale di sospensione ovvero tra l’8 marzo 2020 ed il 31 agosto 2021. Le somme sospese dovranno essere versate in unica soluzione salvo optare, per quei ruoli per i quali non era già stata richiesta, per la rateazione ai sensi dell’articolo 19 del DPR 602/1973.

Il Parlamento in questi giorni sta chiedendo a gran voce una ulteriore sospensione e mira ad una nova stagione di “rottamazione dei ruoli”.

Attraverso la nota di aggiornamento del DEF (NADEF), prevista per il prossimo 27 settembre 2021, il Governo porrà con tutta probabilità le basi affinché si proceda ad un progressivo rientro delle somme sospese.

Restano quindi da vedere modalità e tempi che saranno ritenuti opportuni anche in considerazione delle posizioni diverse dei contribuenti ovvero tra chi, a causa della pandemia, ha perso reddito e chi invece è parte di settori in ripresa.

Non resta che attendere i prossimi sviluppi.

Alberto Simonetti

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso e Udine



Nuove garanzie in materia di subappalto negli appalti pubblici.

Uncategorised Posted on Tue, September 07, 2021 12:54:32

POST 183/2021

Il Decreto semplificazioni (DL 77/2021, convertito dalla L. 108/2021) all’articolo 49 è intervenuto nuovamente nella materia degli appalti pubblici ed in particolare nella tematica dei subappalti modificando radicalmente il primo periodo del comma 14 dell’art. 105 del Codice degli appalti pubblici (D.Lgs. 50/2016).

La nuova norma introduce:

a) un obbligo generale per il subappaltatore, per le prestazioni affidate in subappalto, di garantire gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto;

b) l’obbligo del subappaltatore di riconoscere ai lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l’applicazione dei medesimi contratti collettivi nazionali di lavoro, qualora le attività oggetto di subappalto coincidano con quelle caratterizzanti l’oggetto dell’appalto ovvero riguardino le lavorazioni relativi alle categorie prevalenti (le categorie di lavori di importo più elevato tra quelle costituenti l’intervento) e siano incluse nell’oggetto sociale del contraente principale.

Tale ultima previsione, nella parte in cui sembrerebbe imporre al subappaltatore di applicare il contratto collettivo del contrente principale, ha sollevato molte critiche in quanto costituirebbe una limitazione alla libertà sindacale.

Tenuto tuttavia conto che la norma in primo luogo prevede che ai dipendenti dei subappaltatori vengano riservati trattamenti economici e normativi non inferiori a quelli che avrebbe garantito il contraente principale si potrebbe ritenere che il contratto collettivo applicato dall’appaltatore possa essere valutato unicamente come un elemento di riferimento e di confronti rispetto ad un diverso contratto collettivo, applicato dal subappaltatore, che, per rispettare la norma, potrebbe limitarsi a prevedere trattamenti economici e normativi non peggiorativi per i propri dipendenti.

Tommaso Talluto

Avvocato – Studio EPICA – Treviso



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