POST 54/2022

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo di un decreto legislativo che dovrebbe operare una revisione al D.Lgs 14/2019 (Codice della crisi d’impresa) in vigore dal 16 maggio, conseguente anche al recepimento della direttiva UE 1023/2019 c.d. Insolvency e delle norme del DL 118/2021 (convertito in legge 147/2021) volte a stimolare l’emersione anticipata della crisi (a riguardo si vedano nostri Post n. 173/2021, 179/2021 e 196/2021).

Le modifiche riguardano diversi punti del Codice della crisi, e precisamente:

-la definizione di “crisi” ora ritenuta “lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi”;

-la precisazione degli obiettivi degli adeguati assetti amministrativi che l’imprenditore deve adottare, tali che possano fornire una serie precisa di informazioni idonee a rilevare una eventuale situazione di difficoltà dell’impresa;

-la precisa identificazione dei segnali d’allarme da considerare al fine di rilevare tempestivamente la crisi d’impresa (riguardanti, ad esempio, debiti per retribuzioni o verso fornitori scaduti da almeno 30 o 90 giorni, esposizioni verso banche scadute da oltre 60 giorni, ecc.);

-la sostituzione del procedimento di Composizione assistita della crisi basato sull’OCRI e del Sistema di allerta con la nuova disciplina della Composizione negoziata della crisi e delle corrispondenti norme sulle segnalazioni per l’anticipata emersione della crisi, ad opera dell’Organo di controllo societario e dei Creditori pubblici qualificati (Inps, Inail, Agenzia Entrate e AE-Riscossione);

-l’inserimento della disciplina del Concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio all’esito della composizione negoziata. 

Il correttivo ha ora iniziato il suo percorso in Parlamento e pare difficile che possa arrivare nella versione definitiva entro il 16 maggio prossimo, data in cui è prevista l’entrata in vigore del Codice della crisi, che molto probabilmente subirà un ulteriore slittamento.

Andrea Boschi

Dottore Commercialista – Studio Epica – Treviso