POST 208/2021

Recentemente è avvenuta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Mef che contiene le disposizioni attuative per il riconoscimento di un contributo a fondo perduto, dell’importo massimo di 1000 euro a favore dei soggetti titolari di reddito di impresa, residenti o stabiliti in Italia, che hanno aperto la partita iva nel corso del 2018, ma con attività effettivamente iniziata, come risultante dal Registro Imprese, nel 2019, che non hanno potuto usufruire del contributo previsto dall’art. 1 del decreto Sostegni, in quanto l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 non è risultato inferiore di almeno il 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019. Tale contributo a fondo perduto, viene, pertanto riconosciuto alle nuove iniziative economiche “start – up” costituite nel 2018 ed effettivamente operative dal 2019, rimaste fuori dall’agevolazione del decreto Sostegni.

Con provvedimento 305784/2021, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che a partire dal 9 novembre 2021 fino al 9 dicembre 2021, il richiedente in via diretta o per il tramite di un intermediario, può predisporre e trasmettere telematicamente l’istanza di richiesta del fondo perduto, utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione “Fatture e Corrispettivi”.

Il soggetto richiedente può scegliere se ottenere il contributo come accredito sul conto corrente bancario o postale a lui intestato o come credito di imposta da utilizzare in compensazione con il modello F24; l’importo massimo erogabile di 1000 euro, potrà essere riconosciuto in misura inferiore, sulla base del rapporto tra il limite di spesa stabilito per norma e l’ammontare complessivo dei contributi relativi alle istanze raccolte.

Il fondo perduto è concesso anche agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi riconosciuti civilisticamente, riguardo l’attività commerciale svolta, mentre non spetta ai soggetti che hanno conseguito ricavi nel 2019 maggiori di 10 milioni di euro, agli enti pubblici e agli intermediari e società di partecipazione.

L’erogazione del contributo è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea della quale verrà data comunicazione sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

Federica Salvagno

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso e Chioggia