POST 469

Incentivi per l’acquisto di autovetture nuove meno inquinanti

I commi da 1031 a 1038 della Legge di Bilancio 2019, prevendono la disciplina per l’acquisto di autovetture meno inquinanti (le regole di dettaglio verranno definite con apposito decreto del Ministero dello Sviluppo economico).

Gli incentivi saranno riconosciuti a chi acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia, dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, un’autovettura nuova totalmente elettrica o ibrida di categoria M1 nuovo di fabbrica (veicolo a motore destinato al trasporto di persone, avente al massimo 8 posti oltre al conducente), che produce emissioni di Co2 non oltre 70 g/Km.

Il contributo sarà riconosciuto solo nel caso di acquisto di autovetture con prezzo di listino (listino ufficiale della casa automobilistica produttrice) inferiore a 50.000 euro Iva esclusa e sarà corrisposto all’acquirente dal venditore mediante compensazione con il prezzo di acquisto e non è cumulabile con altri incentivi di carattere nazionale.

Il contributo varia in base al numero dei grammi di Co2 emessi per chilometro di emissioni (g/Km). In particolare, con emissioni di Co2 da 0 a 20 g/km, il bonus sarà di:

– 6.000 euro con rottamazione;

– 4.000 euro senza rottamazione.

Con emissioni di Co2 tra 21 e 70 g/km, invece, il contributo sarà di:

– 2.500 euro con rottamazione;

– 1.500 euro senza rottamazione.

Nel caso di rottamazione, l’autovettura consegnata dovrà essere intestata da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario della nuova autovettura o ad uno dei familiari conviventi alla data di acquisto della medesima, oppure, in caso di locazione finanziaria dell’autovettura nuova, dovrà essere intestato, da almeno 12 mesi, al soggetto utilizzatore della suddetta autovettura o a uno dei predetti familiari.

Disincentivi per l’acquisto di autovetture nuove ad elevate emissioni di anidride carbonica (Co2)

La Legge di Bilancio 2019 (commi da 1042 a 1046) introduce una nuova imposta per nuove autovetture con emissioni di Co2 superiori a 160 g/km, per gli acquisti che saranno effettuati dal 1° marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021.

L’imposta è parametrata al numero dei grammi di Co2 emessi per chilometro ed è a carico di chi acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia un’autovettura di categoria M1 con emissioni di Co2 superiori a 160 g/km.

Sono esclusi dall’applicazione dell’imposta i veicoli per uso speciale di cui all’allegato II, parte A, punto 5, della Direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007 (esempio: camper, veicoli blindati, ambulanze, auto funebri, veicoli con accesso per sedia a rotelle, caravan, gru mobili, carrelli “dolly”, rimorchi per trasporti eccezionali).

L’imposta dovuta, che dovrà essere versata mediante modello F24 dall’acquirente o da chi richiede l’immatricolazione, sarà pari a:

– 1.100 euro, con emissioni di Co2 da 161 a 175 g/km;

– 1.600 euro, con emissioni di Co2 da 176 a 200 g/km;

– 2.000 euro, con emissioni di Co2 da 201 a 250 g/km;

– 2.500 euro, con emissioni di Co2 superiore a 250 g/km.

Tassa ridotta sui veicoli storici

La Legge di Bilancio 2019, al comma 1048 ha previsto la riduzione al 50% della tassa per i veicoli (autoveicoli e motoveicoli) che abbiano un’anzianità compresa tra 20 e 29 anni con certificato di rilevanza storica e con riconoscimento di storicità riportato sulla carta di circolazione.

Acquisto di veicoli elettrici o ibridi

La Legge di Bilancio 2019, dal comma 1057 al comma 1064 ha introdotto incentivi economici per la rottamazione di veicoli di potenza inferiore o uguale a 11KW (categorie L1e e L2e) e il contestuale acquisto in Italia, anche in locazione finanziaria di veicoli elettrici o ibridi nuovi. Al fine della rottamazione del veicolo di cui si sia proprietari o utilizzatori in caso di locazione finanziaria, da almeno 12 mesi, è riconosciuto un contributo pari al 30 per cento del prezzo di acquisto fino ad un massimo di euro 3.000. Entro 15 giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, il venditore ha l’obbligo, pena il non riconoscimento del contributo, di consegnare il veicolo usato a un demolitore e di provvedere alla cancellazione per demolizione allo sportello telematico dell’automobilista.

Riccardo Brunello
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Mestre Venezia