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EPICANEWS

BLOG INFORMATIVO DELLO STUDIO EPICA

Aggiornamenti e notizie in materia aziendale, fiscale, contrattuale e societaria

Il Governo vara la Legge di Bilancio 2019 e due decreti legge collegati.

NEWS Posted on Tue, October 16, 2018 06:42:15

POST 394

Ieri, lunedì 15 ottobre 2018, il Governo
ha approvato tre importanti provvedimenti:

1. un decreto legge in materia fiscale;

2. un decreto legge in materia di semplificazione burocratica;

3. il disegno di legge di Bilancio 2019.

Il testo ufficiale dei provvedimenti sarà reso noto nei
prossimi giorni.

Di seguito si riporta il Comunicato Stampa ufficiale
emanato dal Governo.

“DECRETO FISCALE

Disposizioni
urgenti in materia fiscale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente
Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha
approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia
fiscale.

Di seguito alcune tra le principali misure previste.

ROTTAMAZIONE TER – Si prevede, per chi aveva
già beneficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata, la
possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo
tra il 2000 e il 2017) a condizioni agevolate, tra cui l’esclusione dal
pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, la possibilità di
rateizzare il pagamento (massimo 10 rate consecutive di pari importo) in 5 anni
pagando un interesse ridotto del 2% l’anno e quella di compensare i debiti con
il fisco con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione.

STRALCIO DEI DEBITI FINO 1000
EURO
– Si prevede la
cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al periodo che
va dal 2000 al 2010 di importo residuo fino a 1000 euro.

DEFINIZIONE AGEVOLATA – Sono previste varie ipotesi
di definizione agevolata delle controversie tra i contribuenti e il fisco. In
particolare, si prevede la definizione agevolata dei carichi affidati
all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione europea;
delle controversie tributarie nei confronti dell’Agenzia delle entrate; degli
atti del procedimento di accertamento; degli atti dei procedimenti verbali di
contestazione; delle imposte di consumo.

FATTURAZIONE ELETTRONICA – Si mantiene l’entrata in
vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019,
riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad
adeguare i propri sistemi informatici.

SEMPLIFICAZIONE PER EMISSIONE
FATTURE
– Si dà la
possibilità di emettere fatture entro 10 giorni dalla operazione alla quale si
riferiscono. Inoltre, si prevede che le fatture debbano essere annotate nel
registro entro il giorno 15 del mese successivo alla loro emissione. Sempre
nell’ottica della semplificazione viene abrogato l’obbligo di registrazione
progressiva degli acquisti.

IVA – Si prevede che il pagamento
dell’Iva slitti al momento in cui la fattura viene incassata.

GIUSTIZIA TRIBUTARIA DIGITALE – Si favorisce il processo
telematico anche per la giustizia tributaria.

TRASMISSIONE TELEMATICA DEI
CORRISPETTIVI

– Oltre all’obbligo di fatturazione elettronica, si introduce l’obbligo
generalizzato di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi.
Questo consentirà di eliminare alcuni adempimenti contabili come l’obbligo di
tenuta dei registri e conservazione delle fatture e degli scontrini e un
controllo maggiore e meno invasivo dell’Agenzia delle entrate. L’obbligo parte
per chi ha un volume d’affari superiore a 400 mila euro dal primo luglio 2019.
Per gli altri dal primo gennaio 2020.

SEMPLIFICAZIONE

Disposizioni
urgenti per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive
del lavoro e altre esigenze indifferibili (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente
Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni per la
deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e
altre esigenze indifferibili.

Di seguito alcune tra le principali misure previste.

1. MISURE PER IL LAVORO

Il decreto contiene disposizioni in materia di:

CIGS
per riorganizzazione o crisi aziendale – si consente la proroga degli
ammortizzatori sociali per il 2018 e 2019 per le imprese con più di 100
dipendenti, che abbiano problemi occupazionali. La cassa integrazione può
essere concessa per 12 mesi per riorganizzazione aziendale e sei mesi per il
caso di crisi;

trattamento
di mobilità in deroga – il trattamento di mobilità in deroga è concesso per 12
mesi a favore di quei lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità
ordinaria o in deroga dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2018 a condizione che
a questi lavoratori siano applicate misure di politica attiva. La stessa misura
si applica ai i lavoratori dell’area di Termini Imerese e Gela che godono di
tale trattamento dal 2016.

riforma
della governance dell’Agenzia nazionale per il lavoro (Anpal);

abolizione
del libro unico del lavoro;

semplificazione
del rapporto biennale del personale;

semplificazione
in materia di imprese dello spettacolo;

semplificazione
del deposito dei contratti collettivi;

semplificazione
in materia di appalti;

semplificazione
della gestione separata.

2. MISURE PER LO SVILUPPO
ECONOMICO

Il decreto contiene disposizioni in materia di:

semplificazione
per le imprese agro-alimentari,

riduzione
oneri per le start-up, le piccole e medie imprese innovative e gli incubatori;

riduzione
di oneri informativi e obblighi delle imprese;

snellimento
delle procedure per la costituzione di società di capitali;

definizione
dei registri distribuiti (blockchain) e sostegno, con un fondo di
venture capital con Cassa Depositi e Prestiti per investire nelle startup
innovative e si creato un fondo blockchain per utilizzare
questa tecnologia a sostegno del made in Italy;

incentivazione
utilizzo strumenti di notificazione telematica;

norma
“Bramini” – si introducono norme a tutela di chi ha debiti nei confronti delle
banche ma vanta crediti nei confronti dello Stato;

disposizioni
per favorire la circolazione degli immobili oggetto di donazione;

esenzioni
in materia di invenzioni dei ricercatori delle università e degli enti pubblici
di ricerca;

RC
auto equa sul territorio – Per realizzare una RC auto equa, con canoni
differenziati rispetto al territorio, si eliminano i vincoli di trasferimento
della polizza da un assicuratore a un altro.

SALUTE

Il decreto contiene disposizioni in materia di:

transazioni
con le aziende farmaceutiche per il ripiano della spesa farmaceutica;

commissariamento
delle Regioni in piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario (viene
prevista l’incompatibilità della figura del commissario con qualsiasi altro
incarico istituzionale presso la Regione);

istituzione
della Anagrafe nazionale vaccini, con l’obiettivo di monitorare i programmi
vaccinali sul territorio;

istituzione
del fondo per la riduzione delle liste d’attesa.

TAGLIO AGLI SPRECHI E AI
COSTI DELLA POLITICA

Si riducono i costi della politica nelle Regioni a statuto
ordinario, speciale e nelle province autonome, mediante il calcolo contributivo
dei vitalizi derivanti da mandato elettivo regionale. Inoltre, si prevede il
blocco del trasferimento dei fondi per i vitalizi alle regioni che non ne
prevedano l’abolizione.

ALTRE MISURE

Il decreto contiene disposizioni in materia di:

Ferrovie
dello Stato – si autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per il 2018 per
finanziare la parte servizi 2016/2021, del contratto di programma tra Ministero
delle infrastrutture e Ferrovie dello Stato. Per la parte investimenti
2017/2021, invece, si prevede la spesa di 600 milioni per il 2018;

fondo
di garanzia FSC – nel fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono
assegnati 735 milioni di euro per il 2018;

Genova
– sono stanziati ulteriori fondi per Genova. Per la ristrutturazione
dell’Autotrasporto 10 milioni di euro per il 2018 e 15 milioni per
l’adeguamento dei porti.

missioni
internazionali di pace – il fondo per le missioni di pace è incrementato in
modo da garantirne la copertura finanziaria per tutto il 2018.

LEGGE DI BILANCIO 2019

Bilancio di
previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per
il triennio 2019 – 2021 (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente
Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha
approvato il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato
per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019 –
2021.

Di seguito le principali innovazioni introdotte dal
provvedimento.

Reddito di cittadinanza – Si introdurrà una misura
universalistica di sostegno al reddito, con la previsione che nessun cittadino
abbia un reddito mensile inferiore ai 780 euro, che crescono in base al numero
dei componenti della famiglia.

Pensione
di cittadinanza
– Le pensioni minime saranno aumentate fino a 780 euro, con una
differenziazione tra chi è proprietario di un immobile e chi non lo è.

Flat tax per partite Iva e
piccole imprese

– Si estendono le soglie minime del regime forfettario fino a 65 mila euro,
prevedendo un’aliquota piatta al 15 per cento.

Ires al 15 per cento – Si taglia dal 24 per cento
al 15 per cento l’Ires sugli utili reinvestiti per ricerca e sviluppo,
macchinari e per garantire assunzioni stabili, incentivando gli investimenti e
l’occupazione stabile.

Flat tax al 21 per cento sui nuovi contratti di affitto, anche
commerciali

Si prevede una cedolare fissa al 21 per cento anche sui nuovi contratti di
affitto degli immobili commerciali, come i capannoni.

Superamento della legge Fornero – Si abrogano i limiti di età
per i pensionamenti previsti dalla legge Fornero, introducendo la “quota 100”:
si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati,
favorendo così chi ha iniziato a lavorare in età molto giovane e al contempo
agevolando il necessario ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione
e nel privato. Per le donne si proroga “Opzione Donna”, che permette alle
lavoratrici con 58 anni, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, e 35 anni di
contributi, di andare in pensione.

Ires
verde – Si introducono incentivi fiscali per le imprese che riducono
l’inquinamento, usando tecniche di produzione con minori emissioni.

Risarcimento per le vittime
delle crisi bancarie

– Si stanzia un fondo da 1,5 miliardi per risarcire tutte le vittime delle
crisi bancarie. Il fondo è così ampliato di 14 volte rispetto a prima.

Rilancio degli investimenti
pubblici

– Si stanziano 15 miliardi aggiuntivi nei prossimi 3 anni per rilanciare gli
investimenti pubblici, soprattutto nell’ambito infrastrutturale,
dell’adeguamento antisismico, dell’efficientamento energetico,
dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie. Si crea inoltre una task
force
per valutare, monitorare e attivare rapidamente i progetti
d’investimento.

Piano di assunzioni
straordinario

– Si stanziano 500 milioni per un grande piano di assunzioni per poliziotti,
magistrati e personale amministrativo, in modo da assicurare ai cittadini
maggiore sicurezza, processi civili e penali più rapidi e una Pubblica
Amministrazione più efficiente.

Task force per la qualità della spesa pubblica – Si crea una task force per
la revisione di tutta la spesa pubblica. Il team analizzerà nel dettaglio ogni
singola voce di spesa nel bilancio dello Stato per intervenire sugli sprechi ed
efficientare la spesa, intervenendo, tra l’altro, su auto blu, voli di Stato e
scorte.

Editoria, stop al finanziamento
pubblico

– Si prevede l’azzeramento graduale del fondo pubblico per l’editoria.

Pensioni d’oro – Si interviene sulle pensioni
d’oro, sopra i 4.500 euro mensili, in modo da rimodulare i trattamenti
pensionistici più elevati e renderli più equi in considerazione dei contributi
versati.

Riduzione delle spese militari – Si prevede una riduzione
delle spese militari pari ai fondi necessari per la riforma dei Centri per
l’impiego.

Liste d’attesa sanitarie – Si interviene per ridurre
drasticamente le liste d’attesa con lo stanziamento, tra l’altro, di un fondo
da 50 milioni per le regioni per gli interventi di abbattimento delle liste
d’attesa. Inoltre, con l’istituzione del Centro Unico di Prenotazione (CUP)
digitale nazionale, si potrà monitorare quando effettivamente sono stati presi
gli appuntamenti, in modo da evitare possibili episodi fraudolenti di indebito
avanzamento nelle liste d’attesa.

Più soldi per scuola e istituti
tecnici e professionali
– Si stanziano i fondi necessari a una profonda riforma della
formazione tecnica e professionale, in modo da tornare a formare professionisti
e tecnici sempre più richiesti nel settore dell’industria e della moda.

Sgravi per chi assume manager innovativi – Si investe sull’innovazione
tecnologica, con incentivi fiscali importanti per tutte le imprese che
assumeranno un manager dell’innovazione altamente qualificato.

Italia.it – Più fondi per rilanciare
Italia.it e trasformarlo in sito per la promozione del made in Italy.

Potenziamento del fondo per il
microcredito alle imprese
– Si raddoppia il fondo per le micro e piccole imprese.

Taglio agli sprechi – Si recuperano fino a 2
miliardi di euro grazie alla riorganizzazione della spesa, prevedendo l’obbligo
per le amministrazioni pubbliche di acquistare beni e servizi tramite Consip.

Fondi per la salute – Si stanziano 284 milioni per
i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e
altri 505 milioni saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche.

Abolizione del numero chiuso
nelle Facoltà di Medicina
– Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina,
permettendo così a tutti di poter accedere agli studi.

Gestioni commissariali della
Sanità
– Si reintroduce
l’incompatibilità tra la carica di commissario alla Sanità e ogni incarico
istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento.

Si
prevede l’incremento del Fondo per il servizio civile.”

Diego CAVALIERE
Dottore Commercialista – Studio EPICA –
Treviso



Turismo: sviluppo di Reti di imprese/club di prodotto in località montane venete.

NEWS Posted on Mon, October 15, 2018 09:07:13

POST 393

Il Bando per lo sviluppo e il consolidamento di
Reti di imprese e/o club di prodotto è finalizzato
a promuovere e
sostenere l’avvio, sviluppo e consolidamento di “club di
prodotto” e/o Reti di imprese, per favorire il riposizionamento
differenziato delle imprese che ne fanno parte e la destinazione turistica
o dei territori in cui operano, tenendo conto delle mutate esigenze di
analisi di mercato, realizzando gli obiettivi della strategia EUSALP
(regioni Alpine).

La dotazione
finanziaria
complessiva del presente bando è pari a 500
mila euro
rivolto della Regione Veneto e località
montane.

Soggetti
beneficiari

PMI
proprietari di aziende:

  • iscritte nel registro delle imprese o al R.E.A. e
    attive presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura,
    competente per territorio;
  • gestiscono e/o sono proprietarie di strutture
    ricettive attive;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri
    diritti e non sono in stato di liquidazione o di fallimento;
  • presentano una situazione di regolarità
    contributiva previdenziale e assistenziale;
  • si trovano in posizione regolare rispetto alla
    normativa antimafia qualora richiedano un contributo superiore a
    150.000,00 euro.

Spese
ammesse

Sono
ammissibili sono ammissibili al sostegno gli interventi di avvio, sviluppo e consolidamento
di “club di prodotto” nella forma di Reti di imprese e le seguenti:

  • spese di consulenza per analisi di mercato,
    individuazioni di nicchie e segmenti della domanda, attività di benchmark
    con buone prassi, individuazione di strumenti innovativi, finalizzate
    all’ideazione di club di prodotto, nella misura massima del 3% della spesa
    ammissibile;
  • spese per costituzione/aggiornamento della Rete,
    nella misura massima di 5.000 €;
  • spese per l’acquisto di beni mobili e servizi
    funzionali alla creazione e sviluppo del prodotto turistico oggetto della
    Rete di imprese;
  • spese di assistenza tecnico-specialistica nella
    misura max del 20% della spesa ammissibile;
  • spese per la promozione e la commercializzazione
    del prodotto turistico9 oggetto della richiesta di sostegno (ad esempio:
    sito web, brochures, promozione on line, social networks, fiere, ecc.)
    nella misura massima del 30% della spesa ammissibile;
  • spese per la formazione dei titolari delle
    imprese aderenti alla Rete e/o del personale dipendente delle stesse
    imprese, purché impiegato nelle attività di progetto della Rete, nella
    misura massima del 5% della spesa ammissibile;
  • spese per garanzie fornite da una banca, da una
    società di assicurazione o da altri istituti finanziari;
  • spese per interventi edilizi e di impiantistica
    finalizzati alla creazione e sviluppo del prodotto turistico
    oggetto della Rete di imprese massimo 25% della spesa ammissibile;
  • Spese per opere di riqualificazione ambientale,
    salvo quelle necessarie per adeguamenti normativi e comunque finalizzate
    alla creazione e sviluppo del prodotto turistico oggetto della Rete di
    imprese massimo 15% della spesa ammissibile;
  • spese di progettazione, direzione lavori e
    collaudo degli interventi edilizi e di impiantistica, entro il limite
    massimo di euro 3.000 €.

Il
sostegno, a fondo perduto, è assegnato in misura pari al
50% della spesa ammessa
sostenuta.

Quando
si può presentare la domanda

Entro
il 13 Dicembre 2018.

A cura di Villani e Partners



Investimenti innovativi nel settore turistico per la regione Veneto: domande fino al 30/11/2018.

NEWS Posted on Sun, October 14, 2018 16:58:41

POST 392

Il
Bando per l’erogazione di contributi per investimenti innovativi nel settore
turistico alle PMI di montagna
è finalizzato a promuovere e
sostenere investimenti nel sistema turistico che favoriscano l’innovazione e la
differenziazione dell’offerta turistica delle imprese e delle destinazioni
turistiche montane venete, in modo da consentire la rigenerazione e il
riposizionamento dell’impresa realizzando gli obiettivi della strategia EUSALP
(regioni Alpine).

La dotazione
finanziaria
complessiva del presente bando è pari a 6 milioni
di euro
rivolto alla regione Veneto.

Chi
sono i beneficiari

le
piccole e medie aziende e proprietari di aziende:

  • – iscritte nel registro delle imprese o al R.E.A. e
    attive presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e
    Agricoltura, competente per territorio;
  • gestiscono e/o sono proprietarie di strutture
    ricettive attive;
  • – sono nel pieno e libero esercizio dei propri
    diritti e non sono in stato di liquidazione o di fallimento;
  • – presentano una situazione di regolarità
    contributiva previdenziale e assistenziale;
  • – si trovano in posizione regolare rispetto alla
    normativa antimafia qualora richiedano un contributo superiore a
    150.000,00 euro.

Le
spese ammissibili

Sono
ammissibili le seguenti spese direttamente imputabili al progetto e
coerenti con l’attività dell’impresa, sostenute e pagate dal soggetto
beneficiario:

  • – opere edili/murarie e di impiantistica;
  • – strumenti tecnologici, comprese le dotazioni
    informatiche hardware e software;
  • progettazione, collaudo e direzioni lavori;
  • – attrezzature, macchinari e arredi funzionali al
    progetto e ai prodotti turistici ad esso connessi;
  • – spese connesse all’ottenimento della/delle
    certificazioni di qualità, di sicurezza, ambientali o energetica (Sono
    ammissibili solo se sono contabilizzati dall’impresa come immobilizzazioni
    immateriali);
  • – spese relative alla fidejussione bancaria, nel
    caso di erogazione del sostegno tramite anticipo, spese per la
    fidejussione di cui all’articolo 13, fornite da una banca, da una società
    di assicurazione o da Consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi),
    purché questi ultimi siano iscritti all’Albo ed Elenco di Vigilanza
    Intermediari Finanziari, art. 107 TUB;
  • – diritti di brevetto, licenze, know-how o altre
    forme di proprietà intellettuale.

Il
sostegno, in forma di contributo in conto capitale è del 40% della
spesa ammissibile
per la realizzazione del progetto per un importo
Max. 200.000 €.

Quando
si può partecipare

Entro
il 30 Novembre 2018

A cura di Villani & Partners



Compliance: in arrivo dall’AdE le comunicazioni di anomalia tra volume d’affari e spesometro 2016.

NEWS Posted on Fri, October 12, 2018 06:15:51

POST 391

Con il Provvedimento dell’8 ottobre scorso l’Agenzia delle Entrate ha delineato le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza le incongruenze tra volume d’affari IVA dichiarato dai contribuenti rispetto agli acquisti dichiarati, con lo spesometro, da parte dei clienti dello stesso.

Proseguendo il percorso di “distensione” tra fisco e contribuente intrapreso dal 2015, l’Agenzia delle Entrate invierà ai contribuenti specifiche comunicazioni di anomalia rilevate nel caso in cui si sia dichiarato nella propria dichiarazione iva un volume d’affari inferiore rispetto ai dati comunicati dai relativi clienti soggetti passivi iva all’Agenzia delle entrate con lo spesometro.

Al contribuente sono quindi rese disponibili in anticipo queste informazioni al fine di poter valutare la correttezza dei dati e fornire “elementi, fatti e circostanze in grado di giustificare la presunta anomalia”. Caso frequente: fattura emessa regolarmente e dichiarata nel 2016, ma registrazione della stessa fattura da parte del cliente nel 2017.

Si sottolinea che non è prevista alcuna soglia minima di tolleranza.

Il Provvedimento precisa che le comunicazioni saranno inviate all’indirizzo PEC del contribuente ovvero tramite posta ordinaria se l’indirizzo PEC non è attivo presso lo stesso.

Il contribuente, anche tramite un intermediario abilitato potrà richiedere all’Agenzia informazioni supplementari ovvero comunicare eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti da quest’ultima, utili a spiegare e risolvere l’anomalia.

Il contribuente potrà inoltre, nel caso gli errori/violazioni segnalati fossero confermati, regolarizzare la propria posizione avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso ex art. 13, D.Lgs. n. 472/97, beneficiando della riduzione delle sanzioni. Pertanto, dovrà essere presentata la relativa dichiarazione integrativa e versare le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e la sanzione ridotta tramite il modello F24, riportando il codice atto indicato nella comunicazione ricevuta.

Luca Zannoni
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



Amministratore di società: il diritto al compenso.

NEWS Posted on Fri, October 05, 2018 08:16:42

POST 390

Con una recentissima
ordinanza (n. 24139/2018) la Corte di Cassazione ha enunciato una serie di
principi relativi allo svolgimento dell’incarico di amministratore di società e
segnatamente che:

a) l’incarico di amministratore si presume a titolo oneroso;

b) il compenso è dovuto all’amministratore a prescindere dal
fatto che egli lo richieda;

c) la gratuità dell’incarico può derivare da una apposita
clausola in tal senso contenuta nello statuto della società o nel contratto con
il quale viene conferito l’incarico di amministrazione;

d) l’amministratore può rinunciare, anche tacitamente al
compenso che gli sarebbe dovuto.

Quanto alla questione
della rinuncia tacita attraverso un comportamento concludente la Suprema Corte
ha specificato che occorre che il rinunciante tenga un atteggiamento
oggettivamente e propriamente incompatibile con la volontà di mantenere il suo
diritto.

Nel caso in esame la
Suprema Corte pronunciandosi in una controversia avente ad oggetto l’accertamento
della presunta rinuncia tacita attraverso un comportamento concludente al
diritto al compenso da parte di un amministratore che non aveva mai chiesto
alcun compenso per l’attività svolta se non a distanza di due anni dalla
cessazione dell’incarico ha ritenuto che non può considerarsi tale un
comportamento solo omissivo (come quello di non richiedere il pagamento del
compenso durante lo svolgimento dell’incarico). E ciò in quanto un comportamento
solo omissivo non può integrare gli estremi di una rinuncia tacita essendo
tutt’altro che inequivoco e, anzi, particolarmente ambiguo (basti pensare cha
la mera inerzia ben può esprimere una semplice tolleranza del creditore o anche
riflettere una situazione di pura disattenzione).

Da ultimo la Suprema
Corte rileva inoltre che conferire rilevanza alla mera inerzia del creditore
significherebbe ridurre indebitamente il termine di legge per la prescrizione del
diritto.

Tommaso Talluto

Avvocato – Studio EPICA – Treviso



Commette reato (con confisca dei beni) chi, in pendenza di debiti tributari accertati, costituisce un fondo patrimoniale nel quale conferisce la nuda proprietà di due immobili (Cass. pen. 26/09/2018, sent. n. 41704-18).

NEWS Posted on Sun, September 30, 2018 09:36:00

POST 389

Il fatto di spossessarsi di alcuni beni
conferiti in un fondo patrimoniale (costituito il 26/10/2010), dopo che il
29/12/2009 l’Agenzia delle Entrate aveva notificato tre avvisi di accertamento,
integra il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte previsto
dall’art. 11, D.L.vo 10/3/2000, n. 74, il quale punisce con la reclusione da
sei mesi a quattro anni chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte
sui redditi o sul valore aggiunto, ovvero di interessi e sanzioni
amministrative relativi a dette imposte, per un ammontare complessivo superiore
a 50.000,00 euro, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui
propri o su altrui beni, idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la
procedura di riscossione coattiva.

La Cassazione penale motiva il proprio pronunciamento
con l’enunciazione di alcuni importanti principi che devono essere tenuti
presenti dai contribuenti sottoposti ad accertamento fiscale.

Il Supremo Collegio chiarisce
-preliminarmente- come “attraverso l’incriminazione della condotta prevista dall’art.
11, D.L.vo 2000, n. 74, il legislatore ha inteso evitare che il contribuente si
sottragga al suo dovere di concorrere alle spese pubbliche creando una
situazione di apparenza tale da consentirgli di rimanere nel possesso dei
propri beni fraudolentemente sottratti alle ragioni dell’erario”.

Sul piano applicativo, si afferma
altresì nella sentenza in commento:

a) che “l’oggetto giuridico del reato
di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte non è il diritto di credito
del fisco, bensì la garanzia generica data dai beni dell’obbligato, potendo
quindi il reato configurarsi anche qualora, dopo il compimento degli atti
fraudolenti, avvenga comunque il pagamento dell’imposta e dei relativi
accessori”;

b) che “per atto fraudolento deve
intendersi qualsiasi atto che, non diversamente dall’alienazione simulata, sia
idoneo a rappresentare a terzi una realtà (la riduzione del patrimonio del
debitore) non corrispondente al vero, mettendo a repentaglio o comunque
rendendo più difficoltosa l’azione di recupero del bene in tal modo sottratto
alle ragioni dell’erario”;

c) che la “diminuzione della garanzia
può essere anche solo parziale, non necessariamente totale, purchè
effettivamente in grado di mettere a rischio l’esazione del credito”;

d) che -conclusivamente- “la condotta
può essere posta in essere con ogni atto di disposizione del patrimonio che
abbia la sua causa nel pregiudizio alle ragioni dell’erario”.

Nel caso esaminato dalla Cassazione, il
conferimento nel fondo patrimoniale della nuda proprietà di due immobili è
stata considerata condotta idonea a concretizzare il reato previsto dall’art.
11, D.L.vo 2000, n. 74, poiché ha consentito al contribuente di sottrarre, in
tutto o in parte, le garanzie patrimoniali alla riscossione coattiva del
credito tributario.

La Corte di Cassazione ha rilevato,
sotto questo aspetto, che “il conferimento della sola nuda proprietà di un
immobile di fatto limita notevolmente l’utilità dello stesso conferimento
perché i frutti del bene immobile non possono essere impiegati per i bisogni
della famiglia, spettando all’usufruttuario”, così che “il conferimento della
sola nuda proprietà è di per sé un indice dello scopo fraudolento
dell’operazione, posto che alcun concreto vantaggio immediato ne riceve il
fondo patrimoniale”. La Corte ha osservato altresì che “in concreto,
l’esecuzione sui beni del fondo patrimoniale può avvenire solo per i debiti
contratti per i bisogni della famiglia”. Di conseguenza, “la costituzione del
fondo patrimoniale mediante il conferimento della nuda proprietà dei due
immobili ha reso più difficile il recupero del credito” poiché -come detto- “il
fondo patrimoniale non è sempre aggredibile dall’erario in quanto il debitore
può dimostrare in sede di opposizione che il debito tributario sia stato
contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia”. Ciò che i Giudici
hanno ritenuto essere “palese” nel caso esaminato dove i crediti del fisco
erano relativi agli anni d’imposta 2004, 2005 e 2006, mentre la costituzione
del fondo patrimoniale è avvenuta il 26/1/2010.

Alla condanna penale si è aggiunta la
confisca dei beni conferiti nel fondo patrimoniale con l’ulteriore conseguenza
che il contribuente, qualora risultasse soccombente in giudizio, sarebbe
costretto a far fronte all’obbligazione tributaria senza poter utilizzare il
proprio patrimonio perché ormai confiscato.

La reazione dell’ordinamento ai
tentativi di “salvataggio patrimoniale” dei contribuenti esposti alle pretese
fiscali dimostra, per l’ennesima volta, come l’unica difesa fiscale realmente
efficace sia quella esperita nelle varie fasi stragiudiziali ed in quelle
(successive ed eventuali) del contenzioso tributario con l’assistenza di
professionisti avveduti e competenti della materia.

Claudio Tiberti
Avvocato Tributarista



Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2018.

NEWS Posted on Fri, September 28, 2018 09:26:24

POST 388

Ieri, giovedì 27 settembre 2018, il Consiglio dei
Ministri ha approvato la “NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO DI
ECONOMIA E FINANZA 2018”.

Da quanto riportato nel comunicato stampa
ufficiale del Governo i principali temi approvati sono:

§ la cancellazione degli
aumenti dell’Iva previsti per il 2019;

§ l’introduzione del
reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei
Centri per l’impiego;

§ l’introduzione della
pensione di cittadinanza;

§ l’introduzione di
modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori
giovani (superamento della legge Fornero);

§ la prima fase
dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per
il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani;

§ il taglio dell’imposta
sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e
assumono lavoratori aggiuntivi;

§ il rilancio degli
investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il
rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali
nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore
efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica
amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione
dei contratti di partenariato pubblico-privato;

§ un programma di
manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a
seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione
delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati,
si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della
flessibilità di bilancio;

§ politiche di rilancio dei
settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture
e le costruzioni;

§ lo stanziamento di
risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.

Si attende
ora l’emanazione del disegno di legge di bilancio e del relativo decreto
collegato fiscale.

Diego Cavaliere
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



Novità in materia di privacy.

NEWS Posted on Thu, September 27, 2018 10:39:41

POST 387

In data 19 settembre 2018
è entrato in vigore il Decreto Legislativo 101/2018 di armonizzazione della
normativa nazionale al Regolamento Ue n. 679 del 2016 (“GDPR”).

La parte generale del
Codice Privacy italiano risulta sostituita quasi integralmente dalle
disposizioni del Regolamento, sicché le norme su principi, basi giuridiche del
trattamento, informativa e consenso previgenti sono abrogate e sostituite da
quelle europee.

Quanto alla parte
speciale si riportano di seguito brevemente le principali novità introdotte dal
decreto.

1) Curriculum Vitae

Il d.lgs. 101/2018
stabilisce che l’informativa ex art. 13 GDPR vada fornita al momento del “primo contatto utile“, successivo
all’invio del curriculum. Nei limiti delle finalità stabilite dall’articolo 6,
paragrafo 1) lettera b) del Regolamento UE, il consenso del candidato al
trattamento dei dati personali contenuti nel curriculum non è richiesto.

2) Controlli a
distanza

Viene fatta espressamente
salva la disciplina dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori e viene confermata
l’applicabilità della sanzione penale ex art. 38 l. 300/1970 per i casi di
violazione del comma 1 dell’art. 4 Stat. Lav.

3) Consenso dei
minori

In relazione all’offerta
diretta di “servizi della società
dell’informazione
“, il consenso potrà essere espresso al compimento
dei 14 anni di età. Al di sotto di tale soglia, il consenso andrà prestato da
chi esercita la responsabilità genitoriale.

4) Codici
deontologici e autorizzazioni generali

In un’ottica di
salvaguardia della continuità sono stati fatti salvi per un periodo transitorio
i provvedimenti del Garante e le autorizzazioni, che saranno oggetto di
successivo riesame.

Il Garante per la
protezione dei dati personali, con provvedimento di carattere generale da porre
in consultazione e da pubblicarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in
vigore del decreto, dovrà individuare le prescrizioni contenute nelle
autorizzazioni generali che risultino compatibili con le disposizioni del GDPR
e del decreto legislativo 101/2018 e, ove occorra, provvederà al loro
aggiornamento.

Le autorizzazioni
generali sottoposte alla predetta verifica e che dovessero essere ritenute
incompatibili con il GDPR, cesseranno di produrre effetti.

Il Garante è inoltre
chiamato a promuovere l’emanazione delle regole deontologiche concernenti il
trattamento dei dati personali in alcuni settori (lavoro, giornalismo,
statistica e ricerca scientifica) coinvolgendo i soggetti interessati ed
effettuando una consultazione pubblica.

5) Semplificazioni
per PMI

Viene previsto che il
Garante della Privacy individui delle modalità semplificate di adempimento
degli obblighi del titolare del trattamento per le PMI.

6) Sanzioni

Il legislatore italiano
ha deciso di avvalersi della facoltà, concessa dal GDPR a tutti gli Stati
membri, di prevedere sanzioni penali per alcune violazioni della normativa
sulla privacy, che vanno ad aggiungersi alle severe sanzioni amministrative
previste dal Regolamento.

Vengono penalmente
sanzionati:

· il trattamento illecito di dati personali;

· l’acquisizione fraudolenta di dati personali oggetto di
trattamento su larga scala;

· la comunicazione e diffusione illecita di dati personali
oggetto di trattamento su larga scala;

· le false dichiarazioni rese al Garante;

· l’inosservanza dei provvedimenti del Garante;

· la violazione del comma 1 dell’art. 4 Stat. Lav..

7) Prima fase di
attuazione del GDPR

Viene previsto che per i primi
otto mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, il Garante per la
protezione dei dati personali tenga conto, ai fini dell’applicazione delle
sanzioni amministrative e nei limiti in cui risulti compatibile con le
disposizioni del regolamento (UE) 2016/679, della fase di prima applicazione
delle disposizioni sanzionatorie.

8) Dati personali
delle persone decedute

Viene previsto che i
diritti di cui agli articoli da 15 a 22 del GDPR riferiti ai dati personali
concernenti persone decedute possono essere esercitati da chi ha un interesse
proprio, o agisce a tutela dell’interessato, in qualità di suo mandatario o per
ragioni familiari meritevoli di protezione. L’esercizio dei predetti diritti
non è ammesso quando ciò sia vietato per legge, o quando – limitatamente
“all’offerta diretta di servizi della società dell’informazione” –
l’interessato lo abbia espressamente vietato con dichiarazione scritta ed
inequivoca.

L’eventuale divieto non
potrà comunque produrre effetti pregiudizievoli per l’esercizio da parte di
terzi dei diritti patrimoniali che derivano dalla morte dell’interessato nonché
del diritto di difendere in giudizio i propri interessi.

Tommaso Talluto
Avvocato – Studio EPICA – Treviso



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