POST 53/2023

La legge di bilancio prevede specifiche forme di sostegno economico per lo sviluppo del turismo di montagna.

Viene istituito il “Fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica” destinato a finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica come comuni a vocazione turistica.

Scopo del Fondo è di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale.

Le risorse messe a disposizione per lo sviluppo dei progetti sono pari a 10 milioni di euro per l’anno 2023, a 12 milioni di euro per l’anno 2024 e sempre a 12 milioni di euro per l’anno 2025.

Per le modalità di attuazione della nuova disposizione si attende un apposito decreto Ministro del turismo che dovrà essere adottato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, pertanto entro i primi giorni di marzo 2023.

Viene inoltre istituito un fondo con lo scopo promuovere l’attrattività turistica e di incentivare i flussi turistici nei luoghi montani e nei comprensori sciistici, garantendo la sicurezza degli impianti.

Il Fondo ha una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2023, di 50 milioni di euro per l’anno 2024, di 70 milioni di euro per l’anno 2025 e di 50 milioni di euro per l’anno 2026 ed è destinato alle imprese esercenti impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, al fine di realizzare interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione degli impianti, volti a garantire adeguati livelli di sicurezza.

Le risorse possono essere destinate anche alla dismissione degli impianti di risalita non più utilizzati od obsoleti e, nella misura di 1 milione di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, allo sviluppo di progetti di snow-farming (attività per la conservazione della neve nel periodo estivo).

Anche in questo caso per le modalità di attuazione delle nuove disposizioni si attende un apposito decreto del Ministero del turismo di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che doveva essere approvato entro la fine del mese di gennaio.

Chiara Curti

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso