POST 3/2023

Il DL n. 198 del 29 dicembre 2022 (il cosiddetto decreto “Milleproroghe 2023”), ha prorogato sino al 31 dicembre 2023 la possibilità per i medici di ricorrere all’emissione della ricetta elettronica e di inviarla mediante e-mail o sms in sostituzione di quella cartacea.

All’art. 4, comma 6, del DL n. 198/2022, è infatti stabilito che le modalità di utilizzo di strumenti alternativi al promemoria cartaceo della ricetta elettronica e di utilizzo presso le farmacie del promemoria della ricetta elettronica, disposte con gli articoli 2 e 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 884 del 31 marzo 2022, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 83 dell’8 aprile 2022, in attuazione dell’articolo 1 del decreto‐legge 24 marzo 2022, n. 24, sono prorogate sino al 31 dicembre 2023.

La ricetta elettronica, o meglio la dematerializzazione della ricetta cartacea, è stata introdotta nel nostro Ordinamento ancora dal Decreto del MEF del 2 novembre 2011. Fu tuttavia durante la pandemia che la procedura di emissione della ricetta elettronica si perfezionò. 

Un’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 19 marzo 2020, ha infatti previsto che:

  1. al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico, il paziente potesse richiedere il rilascio del numero della ricetta elettronica (un codice numerico composto da 15 cifre, leggibile anche attraverso un codice a barre) non più con la ricetta cartacea, ma attraverso uno strumento digitale: una e-mail, un sms o addirittura telefonicamente;
  2. alla farmacia fosse sufficiente conoscere il numero della ricetta elettronica e il codice fiscale del paziente per procedere alla dispensazione del farmaco, senza più bisogno di alcuna ricetta cartacea.

Sebbene tale procedura non sia esente da lacune e verrà sicuramente perfezionata, si è comunque dimostrata particolarmente efficace nel velocizzare le prescrizioni mediche, decongestionando gli ambulatori e facilitando la comunicazione tra paziente, medico e farmacia. Inoltre, la proroga è stata quantomai opportuna per confermare l’indirizzo anche del nuovo Governo verso una maggior digitalizzazione del nostro Servizio sanitario nazionale e del Paese tutto. 

Giovanni Loi

Dottore Commercialista – Studio Epica – Mestre Venezia