POST 78/2022

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale nr. 114 dello scorso 17 maggio 2022 entrano in vigore le misure a sostegno dell’economia previste dal cd. Decreto Aiuti (Decreto-legge 50/2022).

L’articolo 18 del citato decreto riconosce, per l’anno 2022, contributi a fondo perduto a favore delle piccole e medie imprese danneggiate dalla crisi ucraina mettendo a disposizione, tramite il Ministero dello Sviluppo Economico, risorse per un ammontare complessivo pari ad euro 130 milioni.

Destinatarie della misura di sostegno sono le piccole e medie imprese, escluse quelle agricole, che negli ultimi due anni hanno realizzato operazioni di vendita di beni e servizi, ivi compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione Russa e la Repubblica di Bielorussia, pari ad almeno il 20% del fatturato aziendale totale.

Per avere diritto al contributo, le imprese, inoltre, devono:

– aver sostenuto, nell’ultimo trimestre precedente l’entrata in vigore del decreto, un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati più elevato di almeno il 30% rispetto alla media dello stesso periodo del 2019 (ovvero, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021);

– aver subito nel corso del trimestre antecedente l’entrata in vigore del Decreto Aiuti un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019.

Le risorse stanziate verranno ripartite tra le imprese aventi diritto applicando, alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre precedente l’entrata in vigore del decreto e l’ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019, le seguenti percentuali:

  1. 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;
  2. 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro.
  3. Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020 il periodo di imposta di riferimento è quello relativo all’anno 2021.

Il contributo a fondo perduto non potrà comunque superare i 400.000 euro per singolo beneficiario.

Con un successivo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico verranno infine stabilite le modalità attuative di erogazione delle risorse nonché le modalità di verifica dei requisiti delle imprese che potranno essere richiesti anche per tramite di autodichiarazioni.

Nel caso in cui le risorse stanziate non siano sufficienti a soddisfare tutte le istanze ammissibili, il contributo sarà ridotto in modo proporzionale.

Alberto Simonetti

Dottore Commercialista – Studio EPICA Treviso e Udine