POST 246/2020

Con la pubblicazione in G.U. della legge di conversione (L. 176/2020) del DL Ristori (DL 137/2020), sono state introdotte alcune importanti novità in materia di sovraindebitamento di cui alla L. 3/2012.

Tra le principali novità vi è sicuramente quella riguardante l’esdebitazione del debitore incapiente, introdotta dal nuovo art. 14-quaterdecies, L. 3/2012, mediante la quale viene anticipata una delle nuove norme disciplinate dal Codice della Crisi che entrerà in vigore il 1° settembre 2021.

La norma mira a concedere una seconda possibilità alle persone fisiche che si trovino in una situazione di sovraindebitamento senza disporre di alcuna utilità da mettere a disposizione dei propri creditori.

È così che alla persona fisica (consumatore, professionista, piccolo imprenditore, o imprenditore agricolo), purché meritevole (assenza di atti in frode ai creditori, mancanza di dolo o colpa grave per la formazione dell’indebitamento), è concessa la possibilità di accedere all’istituto dell’esdebitazione (cancellazione dei propri debiti), pur non soddisfacendo i propri creditori nemmeno in parte.

Tale beneficio può essere concesso una volta sola ed è legato altresì alla condizione che nei quattro anni successivi all’accesso all’Istituto non sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei propri creditori nella misura minima pari al 10%.

Pertanto, successivamente all’accesso all’esdebitazione, verrà condotta una verifica annuale in base alla quale saranno prese in esame le utilità sopravvenute del debitore per verificarne la capienza rispetto al predetto limite, con conseguente parere dell’OCC (Organismo di composizione della crisi), sul perdurare delle condizioni di incapienza rispetto a una condizione migliorativa per i creditori.

Per accedere a tale istituto è necessario presentare domanda al Giudice competente per il tramite dell’OCC, allegando la documentazione necessaria a quantificare e identificare i propri creditori, a indicare gli atti di straordinaria amministrazione, nonché a determinare i propri redditi, le proprie entrate e quelle del proprio nucleo familiare.

Pertanto, per tutti coloro che si trovano “inseguiti” dai propri creditori pur non avendo nulla da mettere a disposizione per la loro soddisfazione, si presenta, alle condizioni sopra indicate, la concreta possibilità di ripartire da zero.

Dr. Andrea Boschi e Dr. Marco Bolognesi