POST 85/2020

L’Ordinanza n. 11 /2020 con cui ieri sera il Commissario straordinario Arcuri ha stabilito che il prezzo di vendita al pubblico delle mascherine non possa essere superiore € 0,50 ha immediatamente sollevato molte critiche.

È infatti noto come in queste settimane i Farmacisti abbiano subìto la mancanza di questi dispositivi di protezione nel mercato: insufficienti non solo a soddisfare le richieste della popolazione, ma in primis l’esigenza di protezione loro e dei loro collaboratori nell’esercizio dell’attività. 

In queste settimane i Farmacisti (abbandonati a se stessi!) si sono adoperati in ogni modo per far fronte a questa gravissima emergenza. 

Hanno pagato prezzi gonfiati, in via anticipata, senza alcuna dilazione, per lotti spesso ingenti. Talvolta cadendo addirittura nella trappola di truffatori senza scrupoli. Ma alla fine sono riusciti a rifornirsi, sebbene non a un prezzo di acquisto tale da poter essere vendute a € 0,50 più iva.

L’applicazione dell’ultima Ordinanza parrebbe quindi imporre alle Farmacie di venderle sotto costo. 

Invero, nel pomeriggio di oggi il Commissario straordinario Arcuri ha comunicato il raggiungimento di un Accordo con la Fofi, Federfarma e Assofarm volto a garantire alle Farmacie che negli ultimi giorni hanno acquistato dispositivi di protezione ad un prezzo superiore ai 50 centesimi di ricevere un ristoro e assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal Governo.

Sempre oggi pomeriggio Arcuri ha reso noto che sono stati firmati contratti con alcune aziende italiane per la fornitura di 660 milioni di mascherine chirurgiche ad un prezzo medio di 0,38 €.

Ma tutto ciò cosa significa? 

Veramente le Farmacie sono da oggi obbligate a vendere le mascherine sottocosto, in attesa di un fantomatico “ristoro”? 

In attesa che venga fatta al più presto chiarezza, l’impressione è che le Farmacie in questa vicenda stiano subendo oltre ad un grave danno, un’ancor più inaccettabile beffa.

Giovanni LOI

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Mestre Venezia