POST 9/2020
Regione Veneto bando per efficientamento energetico: da aprile aperte le domande
La Regione Veneto ha disposto la pubblicazione di un bando per l’efficientamento energetico finalizzato a sostenere gli interventi da realizzare nelle piccole e medie imprese.
Sono ammissibili i progetti coerenti con il Piano Energetico Regionale finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e quantificate dalla diagnosi energetica. Ogni progetto deve prevedere 3 fasi:
-Fase 1: valutazione del fabbisogno energetico annuo attraverso diagnosi energetica. Sono ammissibili le diagnosi energetiche eseguite dal 1° gennaio 2019;
-Fase 2: elaborazione e sviluppo del progetto di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti sulla base della diagnosi energetica:
- sostituzione di macchinari o componenti con macchinari o componenti che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici;
- sostituzione di cicli produttivi con cicli che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici rispetto alla situazione antecedente;
- installazione di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici nei processi produttivi (con particolare riferimento ai settori “Energy intensive”, al settore commerciale e al settore turistico);
- installazione di dispositivi per il riutilizzo dell’energia/calore recuperata/o dai cicli produttivi;
- interventi definiti di tipo “soft” (quali, ad esempio, l’installazione di impianti di sensoristica, di sistemi per la gestione e il monitoraggio dei consumi energetici e simili). Gli interventi di tipo soft possono essere effettuati soltanto con la realizzazione conseguente di interventi cosiddetti di tipo “hard” (quali ad esempio la riconfigurazione/sostituzione di macchinari, l’inserimento di nuovi filtri/motori, ecc.);
- interventi diretti all’efficientamento energetico negli edifici delle unità operative (es. infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi). Non sono ammissibili a contributo gli interventi di natura strutturale sugli immobili;
- sostituzione degli apparecchi illuminanti (per interni ed esterni) ricorrendo a tecnologie LED e/o installazione di dispositivi autonomi per il controllo dell’accensione, della regolazione e dello spegnimento dei corpi illuminanti (sensori di presenza e/o prossimità, fotocellule, timer, ecc.).
-Fase 3: valutazione post-intervento di raggiungimento dell’obiettivo di progetto nonché di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti attraverso relazione tecnica asseverata e diagnosi energetica.
L’agevolazione verrà concessa come contributo a fondo perduto nella misura del 30% della spesa ammissibile. Il tetto massimo del contributo è fissato in 150 mila euro per impresa.
Le domande potranno essere presentate dal 15 aprile al 10 settembre 2020. La procedura di valutazione è a graduatoria.
Bonus fiere internazionali ancora in attesa di decreto attuativo ma c’è già la proroga a tutto il 2020
L’internazionalizzazione delle imprese è un tema molto importante per il tessuto produttivo italiano, ed è per questa ragione che la Legge di Bilancio 2020 ha confermato il credito d’imposta destinato a supportare le PMI nella partecipazione a fiere internazionali.
L’incentivo era già stato istituito nel 2019 ma, a tutt’ora, rimane ancora in attesa di attivazione in quanto il MISE non ha provveduto ad emettere il relativo decreto attuativo nei 60 giorni previsti. Rimangono pertanto indefinite le procedure per l’ammissione al beneficio, l’elenco delle manifestazioni fieristiche internazionali di settore per cui è ammesso il credito d’imposta e le procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo dei crediti d’imposta.
Secondo la normativa, contenuta nel Decreto Crescita 2019, l’incentivo è rivolto a tutte le PMI esistenti alla data del 1° gennaio 2019 che potranno beneficiare di un credito d’imposta nella misura del 30% delle spese sostenute nel 2019 per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche di settore. Il massimo importo fruibile, utilizzabile esclusivamente in compensazione, è di 60.000 euro per un totale di costi ammissibili pari a 200.000 euro.
Le spese ammissibili a contributo sono:
-l’affitto e l’allestimento degli spazi espositivi;
-le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione relative alla partecipazione agli eventi fieristici.
L’ammissione al beneficio avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze.
Il credito di imposta introdotto dall’art. 49 del Dl 34/2019 (Decreto Crescita) è stato inizialmente destinato alle PMI per incentivare la loro partecipazione alle fiere internazionali che si sono svolte in Italia e all’estero nel corso del 2019. Con la Legge di Bilancio 2020, il periodo del credito d’imposta viene esteso a tutto il 2020. Inoltre, sono state maggiorate le risorse stanziate per l’attuazione della misura ovvero dai 5 milioni di euro previsti per il 2020 dal decreto crescita si è passati ai 10 milioni previsti in manovra. La proroga prevede, infine, uno stanziamento di ulteriori 5 milioni in caso l’incentivo venisse riconfermato anche per il 2021.
Legge di Bilancio 2020: maggiori agevolazioni su Sabatini per investimenti green
La Legge Sabatini è l’incentivo dedicato alle piccole e medie imprese che investono nell’acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica. L’incentivo è stato recentemente rifinanziato dalla Legge di Bilancio 2020 che ha anche apportato alcune modifiche alla normativa. Dal 1° gennaio 2020, infatti, sono entrate in vigore le maggiorazioni per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale (pari al 30% del contributo) e per investimenti realizzati nel Mezzogiorno (pari al 100% del contributo).
Possono presentare domanda le piccole e medie imprese con sede su territorio nazionale, nonché le imprese estere, con sede in uno Stato membro e che si impegnano ad aprire una sede operativa in Italia prima dell’ultimazione dell’investimento.
Le spese ammissibili sono:
-macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, acquistati anche in leasing;
-hardware, software e tecnologie digitali;
-investimenti digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
L’agevolazione sarà concessa, a fronte di una richiesta di finanziamento, nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo pari all’investimento, al tasso d’interesse del 2,75 per cento.
Il contributo è maggiorato del 30%, quindi al 3,575% annuo, per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie 4.0 compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Il tetto massimo di investimenti ammissibili è fissato a 4 milioni di euro. In caso di finanziamento di importo non superiore a 100.000 euro il contributo viene erogato in un’unica soluzione.
La Legge di Bilancio 2020 ha previsto una maggiorazione del 30% del contributo quindi elevando l’interesse al 3,575% annuo per “progetti green”, ovvero per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Ai fini dell’ammissione ai benefìci, la rispondenza degli interventi agevolabili, nonché la quantificazione del relativo impatto, sono certificate dal fornitore dei beni e dei servizi o da un professionista indipendente.
Le modifiche 2020 comprendono anche una maggiorazione del 100% del contributo, ovvero al 5,5% annuo, per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti nel Mezzogiorno – nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nel limite complessivo di 60 milioni di euro, a valere sulle risorse disponibili.
Lo sportello per la presentazione delle domande rimarrà aperto fino ad esaurimento risorse. La dotazione disponibile per il periodo 2020-2025 è di 540 milioni di euro.
Lombardia: aperto il Fondo FRIM FESR 2 per finanziamenti agevolati alla ricerca
La Linea di intervento FRIM FESR 2020 RICERCA & SVILUPPO è uno strumento finanziario istituito da Regione Lombardia per sostenere la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo promossi dalle piccole e medie imprese. Questo strumento ha l’obiettivo di favorire investimenti in ricerca e sviluppo finalizzati all’innovazione da parte delle PMI, anche di nuova costituzione, in grado di garantire ricadute positive sul sistema competitivo e territoriale lombardo.
I Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione dovranno riguardare le macro-tematiche delle aree di specializzazione individuate dalla “Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione (S3)”.
L’intervento consentirà di finanziare le spese relative a:
-personale (ricercatori e tecnici fino ad un massimo del 50%);
-consulenze tecniche;
-costi di ammortamento relativi ad impianti, macchinari e attrezzature (nuovi o usati);
-materie prime;
-costi della ricerca contrattuale;
costi delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne.
I progetti devono avere un importo compreso tra 100 mila e 1 milione di euro.
L’opportunità per gli imprenditori è quella di accedere ad una linea di finanziamento a tasso agevolato a copertura del 100% delle spese di progetto, con una durata dai 3 ai 7 anni. Il tasso è fissato allo 0,5% annuo.
FRIM FESR 2 in breve
Destinatari: Piccole Medie Imprese (PMI) e liberi professionisti (in forma singola)
Dotazione finanziaria: 30 milioni di euro
Realizzazione del progetto: entro 18 mesi dalla data di concessione, salvo proroga.
Agevolazione: finanziamento a medio termine che concorre sino al 100% dell’investimento ammissibile, per un importo pari a minimo 100 mila euro e massimo 1 milione di euro.
Durata del finanziamento: tra i 3 d i 7 anni, di cui massimo 2 di preammortamento.
Chiusura bando: 31 marzo 2021 salvo esaurimento fondi
A cura di Villani & Partners