POST 365

L’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito
alla detrazione del c.d. “Bonus Verde”.

Ricordiamo che
tale bonus permette di beneficiare di una detrazione irpef pari al 36 per cento
delle spese sostenute nell’anno 2018, con un tetto massimo di spesa pari a
5mila euro, per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici
esistenti, unità immobiliari, pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione e
realizzazione di pozzi, nonché per la realizzazione di coperture a verde di
giardini pensili.

L’Agenzia delle
Entrate ha fornito i seguenti chiarimenti:

– è agevolata la
manutenzione straordinaria di giardini e aree verdi, ma non la manutenzione
ordinaria annuale;

– sono agevolati
gli “interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e della
difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole
pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”;

– sono escluse
le spese sostenute per l’acquisto di piante in vaso, a meno che l’acquisto non
sia compreso in un più ampio intervento generale di “sistemazione a verde” del
giardino;

– nel caso di
giardino pensile, è agevolabile la realizzazione di fioriere e allestimento a
verde, solo se permanenti e se riferiti ad un intervento innovativo;

– non è
agevolabile l’intervento eseguito in economia (acquisto dei materiali con
esecuzione in proprio degli interventi);

– è possibile
rivolgersi a fornitori diversi per l’acquisto di piante/materiali e per la
successiva realizzazione dell’intervento;

– sono ammessi
nel bonus anche le spese sostenute per la progettazione dell’intervento,
incluse le spese per le indagini e le stime del sito, le valutazioni
microclimatiche e ambientali e le analisi del terreno.

Infine, l’Agenzia
precisa che non è necessario inserire in fattura i riferimenti normativi a cui
fa capo il bonus verde, ma la descrizione delle opere eseguite deve permettere
di ricondurre l’intervento tra quelli agevolabili.

Per quanto
riguarda il pagamento della fattura, non viene richiesto il pagamento tramite
“bonifico parlante” (come avviene normalmente per le detrazioni relative al
settore immobiliare), ma lo stesso deve avvenire con strumenti tracciabili
(bonifico ordinario, carte di credito, bancomat, assegni).

Chiara Curti
Dottore
Commercialista – Studio EPICA – Treviso