POST 86/2022

Numerose sono le segnalazioni circa l’invio da parte dell’Agenzia delle Entrate di lettere ai contribuenti con le quali gli Uffici dell’amministrazione finanziaria invitano, sulla base di alcuni indicatori di “rischio”, a prendere in considerazione la cd. sanatoria per i crediti ricerca e sviluppo (si veda precedente post nr. 82/2022 sul tema).

Alcuni contribuenti che hanno usufruito del credito ricerca e sviluppo sino al 22 ottobre 2021, maturato nel periodo 2015-2019, si sono dunque visti recapitare una comunicazione nella quale vengono evidenziati gli importi utilizzati e dove si informa che «dai controlli sino ad oggi effettuati in relazione al suddetto credito di imposta è emerso che, in molti casi, i contribuenti hanno considerato agevolabili investimenti non qualificabili, in base ai requisiti richiesti dal “manuale di Frascati” dell’Ocse (novità; creatività; trasferibilità/riproducibilità; sistematicità; incertezza tecnico-scientifica e finanziaria), come attività di ricerca e sviluppo».

La comunicazione prosegue invitando il contribuente a prendere in considerazione la sanatoria dei Tax Credit per R&S inviando l’apposito modello entro il prossimo 30 settembre 2022 qualora abbia erroneamente usufruito degli stessi.

La comunicazione procede infine informando che, a seguito di un esame preliminare della posizione fiscale, sono state riscontrate possibili anomalie. Il riscontro è stato effettuato tramite analisi basate sull’utilizzo dei dati nella disponibilità dell’agenzia delle Entrate, che hanno permesso di individuare indicatori di rischio del possibile utilizzo indebito del credito d’imposta.

Al fine di consentire all’impresa di valutare l’opportunità di aderire alla procedura di riversamento, l’agenzia delle Entrate dichiara di inviare la comunicazione per informare sul periodo e sulle anomalie che sono state riscontrate rispetto a nove indicatori presi in considerazione.

Alberto Simonetti

Dottore Commercialista – Studio EPICA Treviso e Udine