POST 35/2020

Il Decreto Cura Italia, al fine di sostenere la filiera della stampa, disciplina un aumento della percentuale del credito d’imposta previsto per il c.d. bonus pubblicità. 

Ferme restando tutte le condizioni, i soggetti e la spesa massima ammissibile già previste per l’accesso al Bonus Pubblicità, il Decreto Cura Italia prevede che per le spese sostenute per campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, il credito d’imposta è concesso nella misura del 30 per cento degli investimenti effettuati dell’anno 2020 (anziché in misura pari al 75 per cento della sola spesa incrementale rispetto all’anno precedente).

Inoltre, il Decreto prevede che, sempre per l’anno 2020, la comunicazione telematica dell’ammontare degli investimenti sostenuti/programmati per l’anno possa essere inviata tra il primo ed il 30 settembre 2020 (anziché tra il primo ed il 30 marzo 2020). 

Le comunicazioni telematiche trasmesse nel periodo compreso tra il primo ed il 31 marzo 2020 restano comunque valide.

Ricordiamo che possono beneficiare del suddetto credito d’imposta le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che, salvo ulteriori chiarimenti,  effettuano investimenti in campagne pubblicitarie il cui valore superi almeno dell’uno per cento gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.

Per l’applicazione del credito d’imposta valgono le disposizioni già in precedenza previste e regolamentate dall’art. 57 bis del D.L. 50/2017.

Chiara Curti 

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso